Carlo Sangalli all’aca: «Tagliare le tasse è d’obbligo»

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Accolto da Giancarlo Drocco e dal Direttivo dell’Associazione commercianti albesi, ne ha elogiato l’attivismo a favore del territorio

Giovedì 20 novembre 2014 – 11.00

I vertici nazionali di Conf­commercio-Imprese per l’I­talia sono stati ospiti presso la sede dell’Asso­ciazione commercianti albesi. Il presidente confederale, Carlo San­galli, il vicepresidente, Re­nato Borghi, e il presidente del Col­legio dei probiviri, onorevole Giovanni Deodato, sono stati accolti dal presidente dell’Aca, Giancarlo Droc­co, dalla Pre­sidenza e dal Con­si­glio direttivo dell’Associazione com­­­mer­cian­ti albesi e dal presidente onorario, commendator Gian Giacomo Top­­pino. Erano pre­senti anche l’onorevole Ettore Paganelli e il senatore Tomaso Zanoletti.

 

CETO MEDIO E RAPPRESENTANZA
Il presidente Drocco ha sintetizzato alcune delle iniziative realizzate dall’Aca nel corso dell’anno a so­stegno delle categorie rappresentate affermando: «Ab­bia­mo cercato di comprendere come stia mutando il quadro socioeconomico in un momento storico molto difficile e delicato, soprattutto per il ceto medio, il quale è so­vrapponibile alle nostre piccole e medie imprese e alle famiglie di imprenditori e di lavoratori di commercio, turismo e servizi, vessati da un’imposizione fiscale insostenibile. Tra l’altro, qualcuno a­veva garantito che l’imposta pa­trimoniale non sarebbe mai stata introdotta, eppure oggi il livello dell’imposizione fiscale sulla casa è altissima».
Un altro argomento di stretta attualità è la crisi delle cosiddette rappresentanze intermedie che corrisponde a un contesto politico in cui i vertici dello Stato sono poco inclini alla mediazione.
“Rap­presentanze in­ter­medie, pic­­cole e medie imprese: quale futuro?” è stato il titolo del convegno indetto dall’Aca il 28 febbraio scorso in collaborazione con Con.Ascom, società cooperativa, di cui Drocco è presidente dal giugno 2013, che raggruppa oltre trenta Ascom del nord Italia.
I relatori di questo riuscito ap­puntamento albese sono stati Giuseppe Roma, direttore ge­ne­rale del Censis (Centro studi in­vestimenti sociali), e Giuseppe Bor­­tolussi, segretario della Cgia (Associazione artigiani e piccole imprese) di Mestre.
Sul tema il presidente di Conf­commercio-Imprese per l’Italia Sangalli ha sollecitato le Ascom a lavorare sempre di più, perché proprio nei momenti di difficoltà l’opera di mediazione tra la base e le istituzioni è determinante ai fini della tenuta sociale.

 

CREDITO E PMI
è stato affrontato anche il problema della contrazione del credito che colpisce in modo particolare le piccole e medie imprese in un momento per loro estremamente complesso. Ad Alba se n’è parlato l’11 aprile, nel convegno “Il credito alle Pmi nell’attuale congiuntura economica”, con relatori quali Domenico Siniscalco, già ministro delle finanze e attuale vice chairman di “Morgan Stan­ley”, Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi Banca, e Riccardo Corino, direttore generale di Banca d’Alba.
Proseguono intanto i progetti “Aiu­tiamo le imprese” e “Apria­mo il credito alle imprese”, nati nell’ambito dell’Aca per sostenere le aziende in crisi di liquidità e quelle che intendono investire, realizzati in collaborazione con quattro banche del territorio, applicando tassi estremamente vantaggiosi e con l’importante impegno di garanzia da parte di Ascomfidi Langhe Roero.
Per “Aiutiamo le imprese”, che ha un plafond di 9 milioni di eu­ro, l’importo finanziato è pari a 4,680 milioni. Per “Apriamo il credito alle imprese”, con un plafond di 12 milioni di euro, sono stati erogati 7 milioni.
Negli ultimi giorni tali misure so­no state di nuovo proposte a circa cinquemila imprese.

 

TERRITORIO E SUSSIDIARIETA’
Il presidente Drocco ha quindi fatto cenno al­l’associazione “Lan­ghe Roero: Tavolo delle autonomie per il territorio” che riunisce 72 sindaci, cinque associazioni di categoria, grandi a­ziende del territorio, deputati e senatori del­la zona, è coordinata dall’As­so­ciazione com­mercianti albesi e si occupa di difesa dei servizi e promozione del territorio.
In ossequio al principio di sussidiarietà, l’Associazione com­mer­cianti albesi sta potenziando l’attività nel campo sanitario, ha ag­giunto Drocco, ampliando i servizi del poliambulatorio “San Pao­lo” non solo per gli associati, ma per tutta la cittadinanza.

 

CRISI E CONSUMI: IL PUNTO SUL PAESE
L’occasione della visita del presidente Sangalli è stata preziosa per conoscere, di prima mano, le informazioni relative all’attuale momento socioeconomico a li­vello nazionale.
«Abbiamo archiviato la fase più a­cuta della recessione economica», ha detto l’il­lustre ospite, «e a­desso la si­tua­zione è quella di un Paese stanco, in stato di convalescenza, una condizione che bisogna evitare diventi cronica. Sol­tanto somministrando la medicina della crescita potremo riconquistare la normalità. E la crescita non si innesca senza attuare una diminuzione del livello dell’imposizione fiscale, attualmente così elevata da non consentire alcun genere di ripresa».
In merito alla legge di stabilità va­rata dal Governo, Carlo San­galli ha chiarito come essa presenti a­spetti positivi, ad esempio la ri­du­zione dell’Irap.
Tuttavia esistono diversi punti di criticità: è una manovra fatta in deficit, prevede tagli li­neari, per i quali le Regioni hanno espresso grave preoccupazione, non risultano tagli consistenti alla spesa pubblica improduttiva e vi è la prospettiva, nel 2016, che le aliquote Iva del 10% e del 22% vengano elevate. «Se così sarà, avremo un’autentica Caporetto dei consumi, in un frangente in cui la debolezza dei consumi interni, che rappresentano l’80% del Pil, è strutturale», ha evidenziato il Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
Per il Presidente confederale l’innovazione resta fondamentale, anzi lo è sempre di più: «Mentre nell’industria essa origina una riduzione di posti di lavoro, nel settore terziario, all’opposto, contribuisce a creare nuova occupazione. Le nostre imprese devono considerare l’innovazione non un ostacolo, bensì una grande opportunità».
Infine Carlo Sangalli ha elogiato le aziende, e nel nostro territorio per fortuna ve ne sono, che han­no saputo cogliere, nella crisi, nuo­ve strade e nuove possibilità, mettendosi in gioco e cambiando mentalità.