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Costa denuncia una storia di “iniquità autostradale”

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Per il Viceministro “la tangenziale ai torinesi la pagano i cuneesi. Bisogna riequilibrare i parametri del pedaggio”

Domenica 19 ottobre 2014 – 16.00

La tangenziale ai torinesi la pagano i cuneesi, e non solo!». È quanto rileva il Viceministro della Giustizia Enrico Costa, coordinatore del Nuovo Centrodestra in Piemonte, che in una lettera, indirizzata a Maurizio Lupi, ha sottoposto all’attenzione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti «una storia di iniquità autostradale che va risolta al più presto”.

A pagare il pedaggio della tangenziale di Torino sono infatti esclusivamente gli automobilisti – secondo la denuncia del viceministro Costa – che provengono dagli assi autostradali in entrata nella città (Torino-Savona, Torino-Milano, Torino-Piacenza…) e coloro che, viceversa, percorrono la tangenziale per poi raggiungere i caselli autostradali; il pedaggio, invece, non è dovuto da chi percorre la tangenziale accedendovi e uscendovi attraverso svincoli urbani, anche se percorre fino a 55 Km.

 

Al contrario, l’automobilista che resta all’interno della tangenziale di Torino (es: dall’aeroporto di Caselle entra in tangenziale, vi percorre decine di Km ed esce ad uno svincolo urbano) non paga un euro”.

Ma è equo tutto questo? – domanda Costa -. Paga la tangenziale solo l’utente che va o viene da Torino. Qualcuno replicherà che tutti costoro sono anche utilizzatori dei raccordi, cioè di quei tratti di strada che collegano la tangenziale con le autostrade e che il costo è parametrato al numero di chilometri dei raccordi: ma questo è solo un escamotage, visto che queste risorse servono anche per la manutenzione della tangenziale nord e della tangenziale sud. E ciò a fronte di volumi di traffico, che interessano il sistema tangenziale torinese, che superano in media i 400 mila veicoli al giorno”.

Ora abbiamo l’occasione per cambiare le cose – aggiunge il Viceministro della Giustizia – infatti, nel 2016 scade la concessione in capo ad ATIVA ed andremo a ridiscutere le condizioni. Lavoreremo perché si ottenga un riequilibrio. Per questo, anche alle luce delle norme contenute nel Decreto Sblocca Italia, ho sottoposto la questione al Ministro Lupi, che si è mostrato molto sensibile al tema del calmieramento dei pedaggi autostradali».

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