Indagine congiunturale di Confcooperative: solo per l’8,4% dei cooperatori aumenta la domanda

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Il presidente  Paschetta: “Necessità di stimoli, input a azioni per il rilancio dell’economia”

Giovedì 9 ottobre 2014 – 15.00

La terza indagine congiunturale presentata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane realizzata su un campione di 561 imprese aderenti a Confcooperative e riferita al II quadrimestre 2014 ed alle previsioni dei mesi successivi, presenta ancora una situazione poco confortante.

La permanente flessione dei livelli produttivi registrata nei primi quattro mesi del 2014 allunga la fase recessiva; nel II quadrimestre solo l’8,4% dei cooperatori ha segnalato infatti un aumento della domanda rispetto al quadrimestre precedente. Non si prevede un aumento degli ordini nei prossimi mesi e tale dato  si configura quale principale impedimento per l’attività delle cooperative.

 

L’export cooperativo perde slancio: solo l’11,4% delle strutture, quota percentuale in calo rispetto alla rilevazione precedente, ha infatti valutato alto il livello di domanda estera nel II quadrimestre dell’anno.

 

I vincoli di liquidità, che trovano principalmente riflesso nei mancati incassi e nei ritardi dei pagamenti, hanno invece allentato leggermente la morsa. Sul fronte del credito bancario le condizioni di offerta continuano a rappresentare una forte criticità.

 

Questi sono i dati che emergono dalla terza indagine congiunturale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, dati poco confortanti, confermati anche a livello provinciale – afferma Domenico Paschetta, presidente di Confcooperative Cuneo, che prosegue – Diventa fondamentale che il tessuto imprenditoriale nazionale trovi rapidamente stimoli, input e azioni governative che assumono ormai carattere di urgenza per un rilancio dei consumi e conseguentemente della produzione e dell’occupazione”.