Rossetto: “I tagli governativi statali hanno causato una situazione ingestibile, ma la Provincia non la farà pagare ai cittadini”

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“Il mio incarico un segnale di vicinanza e solidarietà ai dipendenti provinciali che non accettano la deriva di un Ente virtuoso”

Venerdì 8 agosto 2014 – 13.00

Una situazione ingestibile, “ma che non intendiamo far pagare ai cittadini cuneesi”. Nel proprio ufficio che si affaccia su corso Nizza, al secondo piano del Palazzo dell’Amministrazione provinciale, il Commissario dell’Ente Giuseppe Rossetto sfoglia una copia del Manuale di Educazione Finanziaria redatto dal Vice Presidente dell’ABI Beppe Ghisolfi.

Una iniziativa per la quale mi congratulo con l’amico Ghisolfi, in quanto potrebbe essere utile anche a tanti uomini di governo all’atto di assumere scelte di politica economica sperabilmente diverse da quelle a cui siamo stati assoggettati finora e che fanno pagare il conto del disavanzo generale soltanto ai più meritevoli e
virtuosi“. Da Renzi è arrivato infatti l’ennesimo taglio lineare dell’ordine di 5 milioni abbondanti, “e se non verrà definito un ripiano in sede regionale, ma pure qui vi è da essere non molto ottimisti visto che la Giunta piemontese
lamenta di non avere un solo euro a tal fine, a fine settembre, in sede di assestamento di bilancio e aspettando l’insediamento dei nuovi organi elettivi di secondo grado, saremo obbligati a dichiarare il disavanzo“. Prospettiva
rispetto alla quale il conto rischierebbe di essere addossato a cittadini ed Enti locali, in forma di aumento dell’addizionale Rc auto, di reintroduzione dei passi carrai e di dismissione di alcune centinaia di chilometri stradali ai Comuni, “ma non intendo, per responsabilità di una dissennata politica nazionale, innescare una spirale recessiva sui nostri territori“.

“Anche perché – prosegue Rossetto – “anche una serie di provvedimenti impositivi di questo tipo finerebbe con l’avere una efficacia solo provvisoria, visto che per l’anno entrante, se al Governo di Roma non cambierà la  situazione, arriverà a nostro carico un taglio di ulteriori 7 milioni“.

 

Commissario Rossetto, una vicenda paradossale. Lo Stato, il Ministero dell’Interno dovrebbe riconoscervi 20 milioni di euro e al contrario vi massacra con riduzioni di trasferimenti a seguito di funzioni accresciute o
confermate?
Paradossale sì. Quando Equitalia si rivolge a un privato, basta la semplice contestazione di somme fiscali o contributive a far scattare fermi e pignoramenti, mentre quando è lo Stato a essere in torto scatta il difetto di
giurisdizione. Stiamo parlando di risorse frutto di un impegno politico dei vari Governi che si sono succeduti nei confronti della nostra Provincia e mai trasferite, riconosciute con mail ufficiale dalla stessa direzione del
competente Ministero. Si tratta di fondi che non risolverebbero la situazione del bilancio in conto competenza, afflitto da tagli lineari insostenibili, ma che avrebbero una portata benefica sul piano della cassa, dotandoci di una
liquidità necessaria all’adempimento di servizi e progetti relativi al funzionamento dell’Ente e allo sviluppo locale“.

 

A Roma sono consapevoli di questa condizione?
Due settimane fa ho svolto una riunione straordinaria con le Istituzioni rappresentative del territorio, e mi sembra che da parte dei nostri rappresentanti parlamentari non vi sia stata tutta questa sensibilità. Renzi ha vinto le Europee e le Amministrative sulla scia degli 80 euro in busta paga, ma tacendo sul fatto che dopo il 25 maggio scorso avrebbe fatto pagare un conto così alto alle famiglie. E, lo ripeto, noi non vogliamo contribuire alla
recessione della Granda. Io, Vice Presidente uscente della Provincia, ho accettato l’incarico di Commissario per senso di responsabilità e dovere di vicinanza ai dipendenti dell’Ente e alle Comunità locali, con spirito di  volontariato politico-istituzionale“.

 

Diceva prima dell’effetto Renzi anche sul piano locale.
Basta analizzare lo scrutinio delle schede comunali. Nella mia Alba, i voti a Marello sono stati in numero rilevante voti di lista al PD, senza indicazione di preferenze. Adesso, però, i nodi stanno venendo al pettine per famiglie e
imprese. Io nel mio Comune sono consigliere di opposizione semplice, ho scelto di non fare parte di Commissioni, in quanto intendo fino al 28 di settembre, o fino ai primi di ottobre a seconda di quando verranno convocati i comizi elettorali per la nomina dei nuovi organi istituzionali provinciali, intendo svolgere nella maniera più ottimale l’incarico di Commissario. Lo devo ai cittadini di questa provincia e ai dipendenti e collaboratori che in questi
anni si sono sempre prodigati al massimo affinché ogni nostra decisione politico-amministrativa trovasse concreta e spedita attuazione“.

 

In che modo intende proseguire il Suo impegno a vantaggio del territorio?
Da qualche settimana sono Vice Presidente provinciale di Confapi, l’Associazione confederale delle Piccole e medie imprese della Granda (di cui Presidente regionale per il Piemonte è il braidese Giuseppe Piumatti, ndr), e in tale ruolo affianco l’amico Pier Antonio Invernizzi alla Presidenza. Lo sviluppo di efficaci e corrette relazioni e sinergie istituzionali, in uno spirito di confronto e di dialettica con gli interlocutori pubblici e con le altre parti sociali, sarà il contenuto del mio impegno in ambito associativo. Fra gli obiettivi di medio-breve periodo, vi è il trasferimento della Sede sociale da corso Giolitti in Cuneo a Borgo San Dalmazzo, al fine di reperire nuovi spazi per attività e servizi da erogare alle sempre più numerose imprese associate e da associare“.

 

cs