Esuberi Miroglio: “Se necessario intervenga il Governo”

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filati-tessileCosì Mario Cravero, coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà della Provincia di Cuneo

Venerdì 7 marzo – 12.00

Apprendiamo dell’annuncio fatto dal Gruppo Miroglio di Alba alle Organizzazioni Sindacali territoriali relativo all’avvio di un ennesimo piano di ristrutturazione, con conseguente ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria e, cosa ancora più grave, l’individuazione di ben 160 lavoratori in esubero strutturale – ovvero definitivo- per fronteggiare il pesante calo di fatturato nella divisione Fashion registrato nell’ultimo triennio.

Si tratta di un ulteriore, durissimo colpo al tessuto industriale e all’occupazione in un territorio già pesantemente segnato dalla crisi, tanto da consegnare proprio all’albese il tutt’altro che invidiabile primato della presenza del maggior numero di lavoratori in mobilità di tutta la Provincia.
Mentre niente, o quasi, parrebbe emergere di concreto in merito a un serio piano industriale (e relativi impegni finanziari del Gruppo), che rappresenta la sola e vera condizione per invertire la rotta e puntare a un rilancio dell’Azienda, anche Miroglio (così come tante, troppe, altre imprese in questi anni) sceglie la via più comoda di scaricare sui dipendenti e sul territorio i costi della crisi e magari degli errori di strategia e di gestione dei propri manager.
Tutto questo non è accettabile e non può più essere tollerato. La drammatica situazione occupazionale che vive il Paese, e che non sarà certamente la crescita di qualche decimo del PIL a migliorare, impone che le imprese ritornino ad operare nel vincolo Costituzionale del primato della responsabilità sociale, che in questo contesto significa intanto bandire lo strumento del licenziamento nella gestione delle situazioni di crisi. Se ciò non avviene, tocca al Governo farlo rispettare”.
Lo dichiara Mario Cravero, coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà della Provincia di Cuneo.

 

Sul tema, inoltre, il deputato piemontese di SEL Fabio Lavagno per capire se si intenda intraprendere azioni per salvaguardare i livelli occupazionali, a partire da tutele e ammortizzatori per i lavoratori.

 

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Redazione