Abiti “ricondizionati” venduti come nuovi: denunciate 15 persone

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Abiti ricondizionati rivenduti gdfL’operazione della Guardia di Finanza ha coinvolto 8 province, tra cui Cuneo

Giovedì 27 febbraio – 18.40

La compagnia della Guardia di Finanza di Imperia, a conclusione di complessi articolate indagini di polizia giudiziaria nel campo della contraffazione, ha individuato un sodalizio criminoso dedito a tale attività.

In particolare alcuni venditori ambulanti di generi di abbigliamento erano dediti acquistare maglieria e piumoni di seconda mano che – previa lavatura, rammendatura e ricondizionamento – venivano venduti come nuovi nei mercati cittadini. A tali capi di abbigliamento venivano poi applicati marchi e cartellini mendaci, facendoli apparentemente risultare quali prodotti di alta maglieria.

 

L’operazione ha portato alla denuncia di 15 persone per i reati di contraffazione e frode in commercio ed ha portato all’esecuzione di 15 perquisizioni locali nelle seguenti province: Imperia, Savona, Cuneo, Livorno, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Roma. L’attività ha consentito di procedere al sequestro di tre capannoni industriali in cui venivano ricondizionati i capi d’abbigliamento, stampate e applicate le etichette mendaci. Sono stati inoltre sequestrati 2500 capi circa di maglieria, 18 macchinari utilizzati per il confezionamento la rammendatura di capi di abbigliamento contraffatti pronti per la successiva immissione in commercio e 11.000 circa false etichette riportanti la dicitura “made in Italy”.

 

Il contrasto nello specifico comparto viene attuato per far fronte alle notevoli criticità che sil ettore del falso provoca all’economia nazionale, ai mancati introiti dell’erario, alla libera concorrenza e al mondo del lavoro in quanto le aziende che operano nel sommerso, e quindi totalmente in nero, costringono le aziende sane che operano nei medesimi settori commerciali, a subire una sleale concorrenza.

 

Redazione