Denunciati a piede libero per furto aggravato un 46enne marocchino ed un 20enne gambiano residenti a Cuneo

0
517

La Polizia di Stato ha denunciato a piede libero A.G.E. di anni 46 originario del Marocco e D.N. di anni 20, originario del Gambia entrambi residenti a Cuneo perché ritenuti responsabili in concorso tra loro di due furti aggravati perpetrati nel centro cittadino.

All’inizio di questo mese verso le ore 23.00 i due avevano preso d’assalto la vetrina sotto i portici di un negozio di abbigliamento di questa centrale via Roma impossessandosi di numerosi capi di abbigliamento esposti.
Alcuni giorni dopo i due complici si sono recati in un negozio di telefonia e mentre uno distraeva il titolare con banali richieste l’altro si impossessava di un telefonino di ultima generazione esposto in vetrina.
Gli immediati accertamenti svolti dalla Squadra Volante della Questura di Cuneo, hanno consentito di indirizzare le indagini sui predetti visti nei giorni precedenti aggirarsi nelle vicinanze di entrambi gli esercizi commerciali.
Fondamentali, però, a suffragare le ipotesi investigative, sono stati i sistemi di videosorveglianza installati presso i due negozi.
Dalla visione delle registrazioni, in particolare quelle del negozio di abbigliamento, si notavano i due soggetti particolarmente travisati con giubbotti e grandi cappucci.
I poliziotti della Squadra Volante confrontando quel tipo di abbigliamento con i vestiti indossati dai due nel secondo assalto no hanno avuto dubbi che i due delinquenti fossero gli stessi.
Nei giorni successivi i poliziotti hanno rintracciato per le vie del capoluogo i due indagati che indossavano in parte gli stessi abiti.
Nel corso della perquisizione personale di A.G.E. è stato rinvenuto e sequestrato il telefono cellulare compendio del furto perpetrato nel negozio di telefonia.
Al momento sono in corso indagini per individuare il luogo dove i due hanno nascosto i capi di abbigliamento asportati al primo negozio.
La collaborazione dei cittadini e, in questo caso, anche le immagini della video sorveglianza – sono stati determinanti per permettere ai poliziotti impegnati nel loro lavoro di controllo del territorio, di riconoscere e fermare – con grande professionalità i due responsabili.