Biella: impresa “fantasma” nasconde al fisco oltre 500.000 euro di ricavi

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Nei giorni scorsi, i finanzieri appartenenti alla Sezione Operativa della Compagnia di Biella, al termine di un’attività di verifica fiscale, svolta nei confronti di un’impresa operante nel settore della produzione di filati, sono riusciti a far emergere un’evasione che supera i 500.000 €.

 

L’ispezione tributaria, scaturita da input investigativi tipici delle funzioni di polizia economico-finanzia, è stata avviata dopo aver scoperto che l’imprenditore operava, in forma totalmente anonima, all’interno di un opificio apparentemente dismesso, privo di qualsiasi insegna, che non utilizzava nemmeno una buca delle lettere, né un campanello in prossimità della porta d’ingresso, anch’essa piuttosto fatiscente. Da qui sono partite le indagini che, dopo vari appostamenti, in diverse fasce orarie diurne e serali, hanno consentito di rilevare frequenti movimenti di persone che arrivavano e partivano ad orari costanti.

 

A seguito dell’accesso, non essendo stata reperita alcuna documentazione contabile, i finanzieri hanno dovuto risalire ai clienti del contribuente infedele, attraverso gli innumerevoli appunti e numeri telefonici rinvenuti nei locali dell’impresa. Risalendo alle fatture emesse, reperite presso i committenti, si è appreso che l’imprenditore distruggeva puntualmente le copie delle fatture che avrebbe dovuto conservare, in quanto destinate alla redazione delle dichiarazioni annuali obbligatorie in materia di Imposte Dirette ed IVA. L’attività ispettiva, durante la quale sono state scandagliate le annualità dal 2011 al 2015, ha permesso di ricostruire un volume complessivo di ricavi non dichiarati al fisco che supera 500.000 € nonché un’IVA dovuta ma non versata, di poco inferiore ai 110.000 €.

 

La distruzione della contabilità, finalizzata ad impedire la ricostruzione dei redditi e del volume d’affari, da sottoporre a tassazione, configura altresì una condotta penalmente rilevante, punita con la reclusione da diciotto mesi a sei anni; per tale motivo l’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Biella. Continua incessante l’impegno delle Fiamme Gialle Biellesi, nell’attività orientata al controllo del territorio e, nello specifico, nella lotta all’evasione fiscale, per tutelare gli interessi delle imprese che quotidianamente operano nella piena e completa osservanza della legge.

 

c.s.