Frutteti cuneesi minacciati anche dal gelo

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L’andamento climatico anomalo anche quest’anno inizia a far sentire i suoi effetti sull’agricoltura cuneese andando ad appesantire una situazione già tutt’altro che semplice a causa dell’emergenza sanitaria in atto.

L’improvviso calo delle temperature di questi giorni, giunto dopo un periodo prolungato di valori miti e decisamente sopra la media, ha provocato i primi danni, in particolare, ai frutteti in fiore delle varietà più precoci. Seguono con attenzione la problematica i tecnici di Confagricoltura Cuneo, che sono costantemente in contatto con le aziende al fine di monitorare so­prattutto gli effetti delle gelate notturne.

A questo proposito dichiara il responsabile della zona di Sa­luzzo e Savigliano di Confagricoltura, Marco Bru­na: «Al momento registriamo danni che paiono contenuti nelle aziende dotate di sistemi antigelo, mentre sono decisamente più marcati nelle imprese che ancora non dispongono di questi sistemi di difesa. È presto per capire quanto le recenti gelate, avvenute a macchia di leopardo, andranno a incidere sulle produzioni, ma temiamo comunque dei cali. Le colture più colpite da questa ondata di freddo primaverile sono soprattutto albicocche, net­tarine, susine e mele».

Le bizze del meteo si aggiungono così all’incertezza del periodo, conseguente alla diffusione dei contagi di coronavirus, con le aziende del comparto che si aspettano dalle istituzioni azioni più incisive per il contrasto alla cimice asiatica e misure utili per il prossimo indispensabile reperimento di manodopera da impiegare nelle operazioni di raccolta.