Recuperati 7 telefonini rubati in provincia di Cuneo: tre persone denunciate per ricettazione nell’albese

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Dai primi giorni del nuovo anno in varie località della provincia di Cuneo i carabinieri hanno già recuperato sette tra i-phone e smartphone di provenienza furtiva.

Si tratta di telefonini, molti dei quali di ultima generazione abbastanza costosi, che erano stati rubati a studenti a scuola, in palestra, dall’interno delle auto lasciate in sosta od in attività commerciali, sempre in circostanze diverse sui quali i militari dell’Arma, non appena ricevuta la denuncia di furto in caserma dalle parti lese, hanno subito avviato le indagini riuscendo così a risalire agli autori dei furti e soprattutto, con grande soddisfazione delle vittime, a recuperare la refurtiva.

 

I due casi più eclatanti ad Alba e dintorni. I carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato per il reato di ricettazione un 30enne pregiudicato marocchino perché trovato in possesso di un i-phone, che lui stesso utilizzava, risultato rubato alcuni giorni prima da un’auto in sosta in un parcheggio. La proprietaria, una commerciante 27enne albese, si era recata in caserma per denunciarne il furto e ieri, al termine delle indagini, è stato recuperato in possesso dell’indagato e restituito alla vittima.

 

Nei guai anche una coppia di 30enne di nazionalità albanese incensurati e regolari che vivono a MONTA’ d’ALBA denunciati per ricettazione. A loro i carabinieri albesi sono arrivati dopo la denuncia di furto presentata in caserma da un operaio 40enne albese a cui era stato sottratto lo smartphone mentre stava giocando presso la Sala Bingo. Nel corso della perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Asti i militari hanno rinvenuto e sequestrato il telefonino, del valore di 500,00 euro circa, in casa alla coppia che lo utilizzava regolarmente. A breve il bene sarà restituito al legittimo proprietario.

 

Di casi analoghi ai precedenti i Comandi dell’Arma della provincia di Cuneo ne hanno affrontati, a livello investigativo, molti nel corso del 2015. Sono stati infatti più di cento i cellulari, smartphone, i-phone ed altri apparati telematici di comunicazione recuperati e poi restituiti ai proprietari dai carabinieri al termine delle indagini avviate dopo avere ricevuto la denuncia in caserma.