È il giorno di Barbasophia al Festival Ponte del Dialogo di Dronero

0
1

Questa sera, alle 21, il Teatro Iris di Dronero accoglierà un ospite molto atteso, Barbasophia, che farà un intervento sull’elogio del dubbio, introdotto da un giovane studente di filosofia, Raffaele Rinaudo.

Matteo Saudino, in arte Barbasophia, nasce a Torino nel 1974, insegna da vent’anni Filosofia e Storia nei licei di Torino ed è l’ideatore del popolare canale YouTube «BarbaSophia», che conta oltre 310.000 iscritti e 45 milioni di visualizzazioni. Autore di manuali di educazione civica, storia e filosofia, ha pubblicato la raccolta poetica Fragili Mutanti (2012) ed è coautore con Chiara Foà di Il Prof fannullone (2017), Cambiamo la scuola (2021) e Scuolitudine (2022). Ha pubblicato con Salani Sofia Express (2023) e per Vallardi La filosofia non è una barba (2020) e Ribellarsi con filosofia (2022), da cui è tratto lo spettacolo teatrale Vite Ribelli (2024)È autore del podcast Pensiero Stupendo (2023-24) e coautore del manuale scolastico Prima filosofare (2024).

Saudino ama definirsi come un obiettore di coscienza e un attivista impegnato da sempre nei movimenti per la pace, nelle campagne per la riduzione delle spese militari e contro la precarizzazione del lavoro e della vita; come un convinto sostenitore della democrazia partecipata dal basso, fondata sui diritti delle donne, degli uomini, dei bambini e degli animali, sulla giustizia sociale e sulla difesa dei beni comuni. Ha dichiarato di essere da anni «impegnato contro la trasformazione liberista della scuola italiana in un’azienda gerarchica, in cui gli studenti si stanno, rapidamente, trasformando in clienti-merci al servizio del mercato e della finanza» e «da sempre in prima linea per costruire un sistema scolastico che metta al centro le persone e la loro emancipazione umana e collettiva, perché l’istruzione non deve reiterare le ingiustizie economiche e le differenze sociali, bensì deve ridurre le disuguaglianze».

 

L’intervento di Barbasophia sarà preceduto, in mattinata, dal laboratorio di Alessia Iotti (Alterales) sulla crisi climatica riservato agli studenti della scuola media di Dronero. Nel pomeriggio il Festival si sposterà nella sede di Espaci Occitan, dove saranno presentati due libri legati al territorio: Sulle orme della cultura dei Réire, di Giovanni Martini, presentato da Rosella Pellerino e La salita è di rigore di Mariano Giraudo e Mario Piasco, presentato da Gianni Martini (Primalpe). Montagnaterapia e calcioterapia hanno un denominatore comune: “il gruppo”, la squadra che diventa leva di cambiamento e aiuto concreto per stare meglio. Un viaggio raccontato all’;interno su quel “si può fare” che la legge Basaglia ha costruito per cercare di superare barriere, stereotipi, pregiudizi. Un racconto corale perché insieme si riescono a superare gli ostacoli che affrontati da soli sembrano insormontabili e infiniti.

 

Da oggi si potrà visitare “Casa Festival”, uno spazio allestito in Sala Giolitti (Piazza Martiri, la stessa del Teatro Iris), in cui sarà possibile avere informazioni sul programma e sulle altre proposte culturali di Dronero, visionare i libri presentati, i video promozionali del territorio, acquistare gadget, magari anche incontrare alcuni autori. Lo spazio sarà aperto dalle 9 alle 18, fino a lunedì 25 marzo.

La partecipazione agli incontri di giovedì 21 marzo non richiede prenotazione e l’ingresso è gratuito. È consigliabile arrivare con un certo anticipo, soprattutto per l’evento delle ore 21. 

 

Per informazioni si può scrivere a [email protected] o telefonare al numero 329 1365655.

Il Festival “Ponte del Dialogo” è organizzato dal Comune di Dronero in collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo di AFP, con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione CRC, Banca di Caraglio.