Il luminare Yoon Woo Koh in Fondazione Ferrero

Ad Alba il 10° Congresso Nazionale Aiocc sull’oncologia cervico-cefalea e il workshop di chirurgia robotica con il grande esperto coreano

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Dal 13 al 16 mar­zo, ad Alba, presso la Fonda­zione Ferrero, vengono organizzati due im­portanti incontri medici dedicati all’oncologia cervi­co-cefalica.
Il 10° Congresso Nazionale di Aiocc – Associazione Ita­lia­na di Oncologia Cervico-Cefalica, “Il networking come strumento innovativo di cura e garanzia di qualità in oncologia cervico-cefalica”, (13 – 14 marzo), sarà l’occasione per porre le basi per creare reti assistenziali integrate fra ospedali e servizi territoriali, in linea con i recenti dettami del Pnrr, nel concreto tentativo di migliorare la prognosi del cancro cervico-cefalico attraverso l’organizzazione.
Alla cerimonia di benvenuto che si è svolta ieri (13 marzo, alle 8,15 alla Fondazione Ferrero), sono intervenuti il professor Giovanni Succo, presidente di Aiocc e dell’Eu­ropean Head and Neck So­ciety, Direttore della Clinica Uni­versitaria di Otorino­larin­goiatria 2 dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino; Alberto Cirio, presidente Re­gione Piemonte; Carlo Bo, sindaco di Alba; Massimo Veglio, direttore Generale Asl Cn2; Barto­lomeo Salomone, presidente Ferrero Spa e segretario Generale della Fondazione Ferrero; Enzo Cazzullo, direttore Generale Banca d’Alba; Francesco Cappello, vicepresidente della Fondazione Crc; Bruno Ceretto, presidente della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra e Massimo Aglietta, presidente Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta.
Il Congresso ha toccato macroaree di comune interesse e in alcune sessioni è stato approfondito l’importante ruo­lo della nutrizione e delle terapie di supporto nel paziente oncologico, considerando che queste neoplasie impattano molto negativamente sul pri­mo tratto dell’apparato digerente come la bocca e la gola. In particolare Giorgio Calabrese, medico dietologo specializzato in scienza dell’alimentazione, ha approfondito il tema della nutrizione di qualità nei trattamenti per tumore di testa e collo come importante strumento di prevenzione e di terapia.
Venerdì 15 e sabato 16 marzo invece si avvierà il 5° workshop europeo di chirurgia robotica, promosso dall’Ehns (European Head and Neck Society): un’ampia panoramica delle attuali applicazioni, delle tecnologie più all’avanguardia e delle nuove indicazioni alla chirurgia robotica verranno forniti da un panel composto dai migliori specialisti mondiali di tecnica chirurgica mini-invasiva. Al workshop parteciperà un esperto di chirurgia robotica di rilievo internazionale, il professor Yoon Woo Koh (professore di otorinolaringoiatria e professore di clinica per il cancro della tiroide presso lo Yonsei University College of Medicine di Seoul, in Corea). Interverrà come relatore in diverse sessioni ed eseguirà anche una procedura chirurgica robotica presso l’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno, in presenza di un numeroso gruppo di specializzandi e giovani specialisti provenienti da tutta Europa, che verrà trasmessa in diretta nell’Aula Magna della Fonda­zione Ferrero.
Il Congresso Nazionale di Aiocc e il workshop europeo rientrano nelle attività dell’European Head and Neck Society e sono organizzati con il patrocinio di Regione Pie­monte, Città di Alba, Uni­versità di Torino-Di­­­­­par­timento di Oncologia, Asl Città di Torino, Asl Cn2, Azienda Zero, Fondazione Ospedale Alba-Bra, Rete Oncologica Piemonte Valle d’Aosta, con il contributo di Fondazione Fe­dele Ber­ga­dano Onlus, Banca d’Alba, Fondazione Crc.
«L’oncologia cervico-cefalica italiana, da sempre riconosciuta in ambito internazionale, sta dando un chiaro indirizzo alle proprie strategie di lotta al cancro del distretto testa e collo», dichiara il professor Giovanni Succo, presidente di Aiocc e dell’European Head and Neck Society, direttore della Clinica universitaria di otorino­la­rin­goiatria 2 dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino. «Dopo aver contribuito ad introdurre su tutto il territorio nazionale la multidisciplinarità quale aspetto imprescindibile per un corretto approccio terapeutico ha alzato l’asticella mirando a creare un vero e proprio network di diagnosi e cura per la gestione dei casi maggiormente complessi. L’or­ganiz­zazione quindi, vista non solo come indice di efficienza bensì come autentico strumento per il miglioramento delle cure».