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Unire spazi, attività e persone: prende il via il progetto “Exploramondo”

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Valorizzare le bellezze paesaggistiche e ambientali della provincia di Cuneo, aumentare l’offerta di attività sociali, ricreative, educative, sanitarie, artistiche e culturali svolte all’aperto in contesti naturali e, in ultimo, coinvolgere le giovani generazioni nella valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico della provincia. Questi, in breve, gli obiettivi del bando Explora promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo nel corso del 2023, in seno al quale è stato finanziato il progetto “Exploramondo” proposto dalla cooperativa sociale Proteo.

«Una buona occasione per mettere in luce l’importanza della sinergia, valorizzando in contemporanea la possibilità di differenziare le proposte con un unico obiettivo: avvicinare i bambini e i ragazzi al nostro territorio ed essere da stimolo per le nuove generazioni, consentendo loro di prendersi cura delle peculiarità locali con rispetto e amore» le considerazioni della cooperativa Proteo, capofila del progetto. «Un sincero ringraziamento, dunque, all’Amministrazione comunale, alla cooperativa “Caracol”, all’associazione “Gli Spigolatori”, all’associazione “Bocce Quadre” e agli Istituti comprensivi Mondovì 1 e Mondovì 2 per la collaborazione».

Nei giorni scorsi sono iniziate le prime attività di formazione-educazione con alcuni incontri preliminari presso la scuola materna di Piazza, a testimonianza dello spirito intergenerazionale che contraddistingue il progetto. «Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo che ha creduto nella proposta e grazie alla Proteo per averla ideata in collaborazione col Comune di Mondovì e diversi altri enti e associazioni locali» ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Gabriele Campora. «L’educazione ambientale come strumento per accrescere la consapevolezza naturalistica dei più giovani, ma anche per imparare a riappropriarsi degli spazi verdi che la nostra città offre. “Exploramondo”, allora, come veicolo di crescita culturale e di rafforzamento del tessuto socio-associativo monregalese, ma soprattutto come buona pratica di valorizzazione di un luogo, come il Bosco della Nova, restituito ai cittadini grazie al lavoro di Proteo e all’impegno dell’Istituto “Casati-Baracco”».

BaNNER
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