Proseguono i servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati a garantire la sicurezza dei cittadini

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L’intensa attività di controllo del territorio su tutta la provincia di Cuneo, portata avanti dall’Arma dei Carabinieri per accrescere il senso di sicurezza dei cittadini, continua a restituire importanti e tangibili risultati, anche grazie all’applicazione delle misure di prevenzione atipiche del “foglio di via obbligatorio” e del c.d. “DASPO Willy”.

Nella serata del 15 febbraio scorso, un cittadino straniero minore degli anni 18, era stato raggiunto dal c.d. “DASPO Urbano” richiesto dai Carabinieri di Bra perché, qualche giorno prima, aveva minacciato con un coltello un esercente del centro storico, fatti per i quali era stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino. In virtù del provvedimento emesso dal Questore di Cuneo, allo stesso è stato fatto divieto di accedere nel centro urbano della cittadina, nell’area compresa tra Piazza XX Settembre, Piazza Roma e la Stazione Ferroviaria, nonché di accedere agli esercizi pubblici della stessa zona. Solo poche ore dopo invece, nella notte del 16 febbraio, era stato sorpreso dai Carabinieri nel piazzale antistante la Stazione Ferroviaria, in chiara violazione delle prescrizioni, ragione per la quale è stato nuovamente deferito alla stessa Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino.

Pochi giorni dopo, i Carabinieri della Stazione di Santo Stefano Belbo, al termine di accurate indagini, hanno invece deferito in stato di libertà per furto e ricettazione in concorso due italiani di 64 e 25 anni, entrambi pregiudicati provenienti dall’astigiano, che avevano rubato e rivenduto all’estero un trattatore agricolo nello scorso giugno. In considerazione della patita denuncia e della accertata pericolosità sociale, su proposta dei Carabinieri della Compagnia di Alba, il Questore di Cuneo ha emesso un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Santo Stefano Belbo per anni 3 per entrambi.

È bene ricordare, infine, che tutti i soggetti deferiti in stato di libertà, devono essere considerati innocenti sino all’emanazione di una sentenza definitiva di condanna.