Inaugurazione del restauro alla meridiana di Peveragno

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Il recupero di un «particolare di pregio» del centro storico è stata portato avanti dalla Associazione «Il Ricetto», e presentato sabato 25
Inaugurazione del restauro alla meridiana
La Associazione peveragnese «Il Ricetto» ha invita all’inaugurazione del restauro dell’orologio solare universale di Via Vittorio Bersezio, davanti al palazzo del Centro Culturale Ambrosino, nel pomeriggio di sabato 25 novembre, vigilia della tradizionale «Fiera di Sant’Andrea». Gli esecutori dello studio e del restauro della meridiana son stati presenti ed hanno relazionato sulla storia degli orologi solari e sulle fasi dell’intervento. Nel nutrito gruppetto non è mancata la presenza del Sindaco (che ha ringraziato) e della sua Vice. I «Gai Saber» hanno  aperto e chiuso l’appuntamento con due momenti musicali. La «meridiana» in questione, di inizio Ottocento, dimostra come vi sian sempre dettagli, «di pregio e qualità», trascurati, badare ai quali poco costa e che migliorano di molto l’estetica cittadina, danno quel tocco in più…
La vice presidente del ricetto Anna Rita Dutto ha curato dettagliata introduzione.
«La meridiana restaurata, orologio solare universale, è stata affrescata su un edificio in Via Via Vittorio Bersezio che, scriveva il caro Stefano Bottasso, era una casa che nel contesto urbano voleva essere signorile ma modesta,  probabile dimora di famiglia borghese, ben di  fronte alla casa nativa dell’autore de “Le Miserie ‘d Monssù Travet” (1828), in quella che si chiamava ancora nell’ottocento Via Macelli, adducente con lieve dislivello della contrada del Ricetto e per esso dalla Villa medievale alla parte “a monte” dell’abitato, caratterizzata dal castrum. Poco è  dato sapere di questa meridiana: chi l’abbia  commissionata, chi abbia montato lo gnomone ed  abbia tracciato le demarcazioni e  chi ne abbia affrescato il quadrante. E’ evidente comunque che si tratta di un’opera di pregio e raffinata,  che si distingueva per dimensione e ricchezza di elementi  dagli orologi solari più piccoli e più essenziali che troviamo nelle frazioni e nelle campagne. La meridiana è, prevalentemente e nella sua forma più moderna, uno strumento di misurazione del tempo basato sul rilevamento della posizione del sole. È composta quindi, nella maggior parte dei casi,  dallo gnomone, elemento atto a produrre l’ombra, dalla  superficie su cui l’ombra viene proiettata, dalle demarcazioni che forniscono varie informazioni sull’ora, sulla stagione, sui segni zodiacali. Si è ritenuto necessario intervenire con il restauro prima di tutto in quanto  questa meridiana è posta nel cuore del paese davanti al centro culturale Ambrosino dove si trova attualmente  la biblioteca intitolata a Giulia Bergamo e Stefano Bottasso ed è rilevante,  oltre che per la sua  posizione, per  dimensione ed originalità  del complesso pittorico; inoltre non risulta che sia  mai stata restaurata da quando è stata dipinta, probabilmente i primi dell’Ottocento e quindi necessitavano di restauro sia la sua superficie affrescata,  molto deteriorata, che lo gnomone, piegato e parzialmente staccato. Il restauro di un orologio solare richiede più competenze: lo studio e le conoscenze di un tecnico abbinate alla maestria di un artista, pittore/restauratore. Per questo motivo l’incarico tecnico è stato affidato all’ingegner Giuseppe  Viara ed il restauro alla ditta Temporestudio di  Concetta Brancato  e  Sara Brondetto,   che avete visto lavorare in questi mesi per il restauro conservativo. Questa meridiana è una delle tante visibili  nel nostro comune, alcune molto antiche, altre recenti, segno che la gnomonica continua a destare interesse. Solo nel concentrico e aree limitrofe se ne contano nove. Una è costruita dietro la panca gigante sulla collina di San Giorgio.  Quasi tutte le meridiane moderne visibili in paese siano state studiate dall’ingegner Viara, vero appassionato ed esperto di gnomonica, con la preziosa collaborazione artistica di Gianni Renaudi. L’ingegner Viara si dedica da molti anni allo studio e realizzazione di orologi solari: oltre a quelli visibili nel ns comune ricordo: 3 meridiane piazza san pietro, mondovì Breo (1996), Via Cavour Borgo San Dalmazzo (1999), Trinità canonica chiesa ss trinità, via don Orientis 1(1997). La Temporestudio, costituita dalle restauratrici Sara Brondetto  e Concetta Brancato,   svolge attività di conservazione e restauro di opere d’arte ed  è molto attiva  in provincia da molti anni dove ha realizzato innumerevoli restauri, soprattutto su chiese; tra gli ultimi, il campanile della chiesa del sacro cuore».
Ha concluso ringraziando i signori Bottasso ed Olivero, i due artigiani che hanno collaborato, Andrea Colombero e Pierangelo Giuliano, l’Amministrazione comunale per il patrocinio, l’autorizzazione al montaggio di ponteggio ed occupazione suolo pubblico,  la promessa di un contributo… Presenti erano i tre tecnici (restauratrici ed ingegnere, intervenuti).
Relazione tecnica
«La gnomonica è “l’arte di costruire gli orologi solari”, arte che richiede l’apporto di diverse discipline e l’integrazione di competenze pratiche e teoriche. Trattandosi della rappresentazione matematica e grafica delle ombre, in particolare solari, risulta essere anche l’applicazione di una scienza esatta, interdisciplinare tra geometria, trigonometria e astronomia
Definita “ars magna lucis et umbrae” da uno studioso tedesco nel XVI secolo  questa nobile arte della luce e dell’ombra era già conosciuta nella preistoria ed è stata praticata fino al XIX secolo, quando gli orologi meccanici hanno cominciato a prevalere.  Funzione caratteristica dei quadranti solari  è stata quella di misurare il tempo, avendo come unità di misura il giorno e prendendo come riferimenti l’alba, il tramonto ed il mezzogiorno. L’orologio solare di Via Bersezio,  posto su una facciata a sud, ha un quadrante rettangolare e gnomone polare e indica l’ora  civile locale vera, anche detta francese. Nel quadrante,  raccolto da una cornice a rombi bianchi su fondo grigio scuro,  vi è un grande cartiglio disposto ad arco, con volute agli estremi, con linee delle ore intere, delle mezze e dei quarti. Lungo il bordo superiore del cartiglio, al di fuori dello stesso, sono disposte le numerazioni delle ore. Un secondo cartiglio più piccolo, contiene il motto latino “sine sole sileo” (senza il sole taccio).
Intorno ai cartigli sono disposti i nomi di circa trentacinque località di tutto il mondo, per le quali l’orologio segna l’istante del mezzogiorno solare locale: Aleppo, Cracovia, Genova, Bordò, Bourbon, ..oagoa, Cagenne, Arica, Martinica, Lima, Vienna, Moscoù, Isola d’Ascensione, Fernanbuco, Amestardam, Madrid, Edimburgo, Londra, Madera, Lisbona, Versailles, Lilla, Parigi, Ge..ra, Napoli, Roma, Milano, Torino, Erivan, S. Morizio, Ispahan, Costantinopoli».