Consegna del Premio di Laurea Magistrale in memoria dell’Ing. Fabrizio Corino

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Grande partecipazione alla Consegna del Premio di Laurea Magistrale in memoria dell’Ing. Fabrizio Corino.

Il premio, giunto ormai alla quinta edizione, è un riconoscimento ad uno studente meritevole del Politecnico di Torino.

 

Il Presidente del Rotary Club Cuneo Claudio Grossi ha reso omaggio alla memoria dell’Ing. Fabrizio Corino, Socio del Club, ricordandolo per le grandi doti umane e professionali.

La serata ha avuto inizio con l’esibizione di 4 giovani studenti dell’Istituto Musicale Suzuki.

 

Stefano Viada, Presidente dell’Istituto Suzuki, ha fatto esordire i suoi alunni con le note di «Bella stella», inno dell’Istituto. Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di sviluppare, fin dalla tenera età, i talenti che ogni individuo possiede fin dalla nascita dichiarando: “Suonare è come parlare”, il metodo Suzuki fa sì che i bimbi imparino in modo naturale a suonare uno strumento, con l’aiuto degli insegnanti e dei genitori, che sono i primi maestri nella vita dei piccoli. Il metodo Suzuki, sfruttando i meccanismi di apprendimento della madre lingua, permette ai bambini, a partire dai tre anni, di suonare uno strumento musicale.”

 

A seguire l’intervento dell’Ing. Andrea Corniolo,  Responsabile Ufficio Sicurezza e Ambiente di Confindustria Cuneo che dichiara: “Occupandomi quotidianamente di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, condivido l’attenzione alla formazione quale motore per creare sviluppo e migliorare la conoscenza e la comprensione del mondo che ci circonda. Favorire lo sviluppo delle competenze ingegneristiche puntando sul talento può davvero permettere alla società di svilupparsi e progredire, migliorando la qualità della vita. Il premio in memoria dell’Ing. Fabrizio Corino è davvero una bella esperienza di come il ricordo possa declinarsi in iniziative che portino valore al territorio e ai giovani.”

 

 

A nome della Commissione Giudicatrice per il conferimento del premio è intervenuta laProf.ssa Marina Indri – Professore Associato di Controlli Automatici al Politecnico di Torino: “La tesi di Antonio Alfieri è dedicata alla modellazione di dispositivi pneumatici per mani di presa e guarda ad un futuro di mani robotiche sempre più performanti”. Alla richiesta di dare una sua definizione di talento da condividere con i giovani presenti in sala la Prof.ssa Indri ha dichiarato: “Il talento è una sorta di scintilla chiusa dentro di noi, pronta a scoccare, se glielo permettiamo, se siamo aperti a ricevere stimoli dall’esterno, dalla vita. Quando scocca, scopriamo di essere bravi, molto bravi a fare alcune cose, tecniche o artistiche, e scopriamo di avere voglia di farle, anche se esse comportano fatica e sacrifici, perché quando le facciamo ci sentiamo veri e completi.”

 

L’Ing. Antonio Alfieri, vincitore del Premio, a conclusione della presentazione della propria Tesi ha dichiarato: “Ciò che ho imparato dal percorso universitario e dal percorso di tesi è che l’ingegnere non è un professionista che lavora chiuso nel suo ufficio. L’ingegnere ha il dovere di fare esperienza in ambiti a lui estranei, di stringere rapporti sociali in cui si crea condivisione ed essere sempre mosso dalla curiosità. In questo modo si crea davvero innovazione, rendendo il proprio lavoro multidisciplinare e sempre stimolante. Solo così si può lasciare una traccia in questo mondo, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello delle relazioni interpersonali. E se siamo qui dopo cinque anni tutti insieme nel ricordo dell’ingegner Corino, anche se non ho avuto il piacere di conoscerlo, sono certo che anche lui la pensasse in questo modo.”

 

Ines Noto, moglie dell’Ing. Fabrizio Corino, ha ripercorso i cinque anni del premio che, se da un lato rimarcano la dolorosa assenza di Fabrizio, dall’altro rafforzano l’impegno di proseguire nella narrazione intrapresa mantenendo la “memoria” del passato e potenziando “l’attenzione” al futuro.

Ines ha ricordato, attraverso un percorso fotografico, il progetto portato avanti negli anni da Paola, sorella di Fabrizio, all’interno del parco giochi di via Madonna delle Rose a Santo Stefano Belbo – intitolato dall’Amministrazione Comunale all’Ing. Corino – Assessore all’Urbanistica della Giunta guidata dal dott. Giuseppe Artuffo nel periodo 2001/2006. Nel Parco Giochi sono state installate due giostre inclusive per facilitare il divertimento di tutti i bambini, come sottolineato dalla citazione scelta dalla famiglia sulla targa a ricordo dell’intitolazione: “Tutti i bambini hanno il diritto di giocare, più bello se possono farlo insieme”.