«La grande gioia negli occhi dei bimbi il premio più grande»

Massimo Casagrande, organizzatore di “Corri sotto le torri”, esausto e felice per la riuscita della corsa

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La 15esima edizione di “Corri sotto le torr­i”, ad Alba, è andata in scena domenica 10 settembre. La gara di corsa non competitiva (8 chilometri il percorso, con partenza da piazza Garibaldi e arrivo in piazza Duomo) ha visto trionfare Luca Jannuzzo della Po­distica Torino ed Eufemia Ma­gro della Dragonero. Per ripercorrere la kermesse organizzata dall’Asd Triangolo Sport Lan­ghe Monferrato Roero – con IDEA e IDEAWEBTV.it come media partner -, abbiamo chiacchierato con il “suo” presidente Massimo Casagrande.

“Corri sotto le torri” edizione 2023. Qual è il bilancio?

«Ottima edizione. Siamo sempre stati sul pezzo, abbiamo dovuto preparare davvero tan­to. Adesso sono e siamo tutti insieme un pochino più rilassati, rispetto alle ultime ore della vigilia. Ci sono arrivate risposte altamente positive, da chi ha partecipato, e questa è la soddisfazione che rimane a margine di un evento impegnativo e laborioso».

In archivio è andata la quindicesima edizione.
«Esattamente: tre lustri. L’ul­tima sembra sempre la più bella rispetto alle altre e non si capisce mai il perché! Forse la risposta è che di volta in volta si impara e si migliora, raggiungendo un livello sempre molto alto».

Alba quanto è incline al mon­do dello sport, dal suo punto di vista?
«È una città che vanta un vastissimo numero di associazioni sportive, di ogni genere e anche di altissimo profilo. “Corri sotto le torri” vuole mettere a disposizione le strade cittadine per tutti. Bellissimo po­ter ammirare persone di ogni età, scendere in strada e partecipare. Questa era ed è la nostra mission».

Per cosa è rimasto piacevolmente colpito, di quest’ultima “Corri sotto le torri”?
«La gioia. Quando mi sono messo a passare in rassegna, una per una, le fotografie, ho notato gli occhi dei partecipanti. Dai bambini ai più grandi, erano davvero pieni di gioia. Le foto più d’impatto? Gli sguardi felici dei bimbi».

Triangolo Sport, nel proprio bagaglio, ha esperienza e continua evoluzione
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«Speriamo di essere come una bottiglia di Barbaresco, Barolo! Battute a parte, l’esperienza aiu­ta, è imprescindibile. Ci sia­mo lanciati, quest’anno, in un “Aspettando Corri sotto le tor­ri” niente male. Anteprima di festa, di musica in piazza Duo­mo che non ha nulla da invidiare a grandi eventi simili. Tre dj sul palco, un grande aperitivo per uno sponsor, la silent di­sco. Come Triangolo Sport, siamo sempre andati alla ricerca dell’innovazione, mettendo in pista aspetti nuovi. La soddisfazione di realizzare quello che uno pensa e vedere messo in pratica un progetto su cui si stava lavorando, è impagabile. Negli anni, abbiamo su­perato le difficoltà, con il focus di far divertire i partecipanti. Passio­ne, for­za e determinazione fan­no la differenza. Nonostante le difficoltà e l’emergenza Covid».

Massimo Casagrande che presidente è?
«Uno a cui piace lo sport. Da piccolo, mio papà mi portava allo stadio e di sport ne ho praticati tanti. Ho letto tanti giornali sportivi, ho visto tanto sport in tv. Quando man mano ho smesso di giocare e praticare, mi sono accorto che in giro per l’Italia vi erano dei bellissimi eventi sportivi e allora ho voluto organizzarli anche qui sul nostro territorio. Se qualcuno mi sente e vuole farsi avanti, ne approfitto: un giorno o l’altro lascio l’incarico. Se ci sono giovani appassionati di sport e vogliono venirmi a trovare, sono disponibile a chiacchierare per capire disponibilità e fattibilità».

Prima però c’è un altro appuntamento in agenda, la 14a Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco d’Alba.

«Purtroppo i giorni che ci separano da domenica 22 ottobre, non sono tanti. Abbiamo ancora molto lavoro da fare. Per fortuna, allo stesso tempo, che arriva perché è un evento adrenalinico. Sarà una bella gara, con la grande novità Relay 42K (staffetta) e ritornerà la camminata. L’impegno è gravoso, ma abbiamo già tanti iscritti e vogliamo che, chi vi partecipa, si porti a casa un altro ricordo sportivo indelebile delle nostre colline e dei nostri vini».