Un successo la “Festa dei soci” per l’inizio della 65ª vendemmia

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Da sinistra: Alberto Cirio, Paolo Boffa (Pres. Terre del Barolo), Monica Manzone, Livio Genesio (sindaco di Monforte), Roberto Passone (sindaco di Novello), Mattia Cogno

«La cooperazione è sinonimo di unione che può donare forza al nostro territorio in vista di questo periodo storico dove solo stando insieme si può arrivare lontano». Queste sono le parole di Paolo Boffa che riassume l’essenza della Cantina Terre del Barolo, una cooperativa nata dall’intuizione del visionario Arnaldo Rivera, e che, dal 1958, permette a molti viticoltori delle Langhe di poter coltivare con sicurezza i loro vigneti, per dare al mercato del vino un prodotto di altissima qualità.

Domenica 3 settembre si è festeggiato l’inizio della 65ª vendemmia: i soci, come di consueto, si sono riuniti nel cortile della cantina, per la cena, un importante momento di aggregazione. Più di 700 persone, tra associati e amici, hanno vissuto una serata all’insegna dell’amicizia, uno stimolo per fare bene nelle prossime settimane in cui si raccoglieranno i grappoli. Per la precisione sono già arrivati i primi carichi di pinot nero per l’Alta Langa Docg e di chardonnay, per una raccolta che, se il tempo sarà clemente, sembra rispettare i tempi della natura, in attesa del nebbiolo.

«La “Festa della vendemmia” è innanzitutto la festa dei Soci – ha precisato il presidente Paolo Boffa – perché è grazie a loro, insieme ai Dipendenti e ai collaboratori tutti della cantina che, ogni anno, la cantina Terre del Barolo continua a proporsi sul mercato del vino con grande appeal. Il 31 agosto abbiamo chiuso l’esercizio 2022/23 con un fatturato di 22 milioni di Euro circa, a conferma del trend positivo degli ultimi anni. Un risultato che ci stimola a fare sempre meglio, frutto della cooperazione, un aspetto che sarà sempre più importante per affrontare le sfide del prossimo futuro che, a livello mondiale, presenta alcune difficoltà generali dovute all’economia. Siamo pronti anche per questa nuova sfida: restando uniti continueremo a valorizzare il territorio e la sua gente».

E il futuro fa rima con gioventù: «A conferma di quanto crediamo nel futuro della cooperazione – ha continuato Paolo Boffa – abbiamo pensato di dare un riconoscimento ai due soci più giovani, nell’ambito della prima edizione di “Quelli che…”, un’idea nata per valorizzare le persone che fanno parte della nostra grande famiglia. Siamo partiti con la gioventù: 18 dei nostri soci hanno meno di 40 anni, di cui la maggior parte di questi meno di 30 anni.
Un segnale importante per il nostro territorio, simboleggiato dalla consegna di un magnum di Barolo a testa a Monica Manzone (classe 1998) e Mattia Cogno (classe 2003) che ringrazio per la loro scelta lavorativa e di vita».

Alla cerimonia di consegna erano presenti Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, che ha ribadito quanto sia importante lavorare uniti, e come la cantina Terre del Barolo sia un esempio di grande e riuscita cooperazione tra persone, Tino Cornaglia, presidente Banca d’Alba e ConfCooperative Piemonte, due realtà che sanno quanto sia importante l’unione, diversi sindaci degli undici comuni della zona del Barolo tra cui il padrone di casa Paolo Borgogno, e diversi esponenti del mondo dell’enologia.