Granda e ciclismo: «Un legame forte che crea valore»

A Cherasco e Priocca il Giro Next Gen con i campioni del futuro: «Altra vetrina importante per il territorio»

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Anche quest’anno la provincia di Cu­neo ha rinnovato il suo straordinario legame con il grande ciclismo. Dopo la maestosa presenza del Giro d’Italia, con Bra che ha ospitato la partenza della frazione conclusasi a Rivoli, le colline patrimonio Unesco si sono concesse il bis, ospitando il Giro Next Gen, ossia la Corsa Rosa riservata ai giovani ciclisti più promettenti del panorama internazionale e, quindi, alle nuove generazioni di campioni. La gara a tap­pe, un tempo conosciuta come Giro Ba­by o anche come Giro d’Ita­lia Under 23, da quest’anno è organizzata da Rcs, la stessa so­cietà che propone il Giro “prof”, e in Pie­mon­te ha vissuto alcuni dei suoi momenti più significativi, regalando al territorio sa­baudo un’ulteriore, importante vetrina nazionale, e non solo, visto che l’e­vento è seguito da appassionati in tut­to il mondo. Una vetrina che ha interessato anche i tre atleti cuneesi in gara: Pietro Aimonetto di Bra, Ga­briel Fede di Vignolo e Ni­co­­lò Pettiti di Sant’Albano Stura.
La torinese Agliè ha accolto la cronometro di apertura, mentre la prima tappa in linea, partita ancora nel Torinese, a San Francesco al Campo, si è conclusa a Cherasco, con un finale particolarmente suggestivo che ha riportato alla mente la splendida azione grazie alla quale, nel 2010, il campione belga Gilbert riuscì a vincere per il secondo anno consecutivo il Gran Pie­monte. Un epilogo che ha re­so ancor più soddisfatta l’Amministrazione che­­ra­sche­­­­­se presente sul pal­co del­le premiazioni con il sindaco Carlo Davico, il vicesindaco Claudio Bogetti e il presidente del Consiglio Comu­na­le Mas­simo Rosso. Per Rosso, in particolare, è stata una giornata speciale visto che ha lavorato in prima persona alla buona riuscita dell’evento anche nel ruolo di presidente regionale della Federciclismo. «Da presidente regionale della Feder­cicli­smo, sono estremamente or­goglioso che il Giro Next Gen abbia vissuto grandi momenti in Piemonte; provo lo stesso orgoglio da consigliere cheraschese: è stato bellissimo vivere una giornata del genere – ha detto Massimo Rosso a IDEA -. Dopo la partenza di tappa del Giro d’Italia nel 2012, l’arrivo nel 2013, il recente passaggio del­la Corsa Rosa nella Bra-Rivoli, il Gran Piemonte e i Cam­pio­nati italiani Juniores, la presenza del Giro Next Gen ha ulteriormente rafforzato il legame di Cherasco con il ciclismo e con gli organizzatori di Rcs».
Dopo la festa di Cherasco, si è vissuta un’altra giornata di sport e spensieratezza in Gran­da, con il Giro Next Gen che, per la sua terza tappa, è partito da Priocca, nel cuore del Roero. «Si tratta di una giornata che rimarrà nella storia di Priocca – ha dichiarato al nostro giornale il sindaco Marco Pero­sino -. Quando mi era stata prospettata la possibilità di ospitare la partenza di una tappa del Giro Next Gen, ero un po’ titubante: per un piccolo paese come il nostro non è semplice ospitare una manifestazione di questo tipo. Ma anche grazie alla disponibilità e al contributo dell’a­zienda Mon­do­delvino ho deciso di accettare la proposta. Devo dire che è stata la decisione giusta: il ciclismo, a ogni livello, richiama sempre tantissimi appassionati ed è se­guito da molte persone, riuscendo così ad assicurare una bella vetrina al territorio».
Soddisfatti gli amministratori, ma anche l’organizzazione. Lo confermano le parole di Ser­gio Trossarello, delegato di Rcs Sport per la Granda: «In provincia di Cuneo abbiamo vissuto belle tappe con un ottimo pubblico, nonostante il tempo incerto e nonostante fossero giornate lavorative. Il Giro Next Gen è una grande vetrina, simile a quella del Giro “prof”, a partire dall’organizzazione, oggi affidata a Rcs. E siamo al lavoro per migliorarla ulteriormente».