Le parole di Carlo Rocca, ex mister della Saviglianese: “Domenica, dopo 20 anni, i Maghi hanno rivinto un campionato sul campo”

"Continuano a sommergermi di messaggi stupendi, che mi emozionano e mi fanno ancora di più capire cosa vuol dire, per un ragazzo di Savigliano come me, che andava al Morino da bambino per mano a suo papà, aver guidato i Maghi alla vittoria"

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In basso a dx, mister Carlo Rocca

Nel corso della mattinata odierna, vi abbiamo dato notizia che Carlo Rocca non è più l’allenatore della Saviglianese. Mister Rocca, ci ha inviato questo lungo messaggio di saluti e ringraziamenti.

La mia strada si separa da quella della Saviglianese. Arriverà un nuovo allenatore, un collega a cui fin d’ora dico “in bocca al lupo”. Lasciando perdere le frasi ipocrite e di rito, chi mi conosce come persona e come mister e conosce gli attuali dirigenti della Saviglianese, a cui devo comunque essere grato per avermi permesso il privilegio di sedermi sulla panchina dei Maghi, sa che questo era l’unico epilogo possibile, il più naturale e non c’è bisogno di spiegarne i motivi. Non sono importanti.

L’unica cosa importante è che i Maghi, domenica, dopo 20 anni (2003), hanno finalmente rivinto un campionato sul campo, dopo dieci mesi di battaglie durissime. Un risultato non banale e scontato, contrariamente al messaggio che qualcuno vorrebbe far passare. Questo anche perchè la promozione è arrivata con una squadra dove il tasso di “saviglianesità” era altissimo, come quello dei giovani presenti in rosa (ed utilissimi), con ovvie ripercussioni sul badget di spesa, notoriamente molto inferiore di quello di alcune corazzate del girone o, buon ultimo ad essere sconfitto, del Canelli. Ma oggi non è il giorno delle polemiche perchè continua ad essere, come domenica, quello della felicità. La mia avventura sulla panchina dei Maghi è stata una fiaba, bellissima, come altre vissute nella mia carriera calcistica…penso all’esordio con gol, seppur in amichevole, nella Juventus di Platini, o all’aver indossato la maglia azzura della Nazionale di categoria a Toronto, in Canada, davanti a quarantamila tifosi italiani….o il titolo di capocannoniere in serie D nel Cuneo, contribuendo a riportare, dopo quarant’anni, questa società nei professionisti. Tutti ricordi indelebili, fiabe stupende, come quella di domenica. E le fiabe sono magie, che non devono essere rovinate da polemiche inutili e sterili.

Gli allenatori passano, come anche i dirigenti, quello che conta è che la storia centenaria di questa gloriosa società continui, possibilmente in categorie più consone al suo blasone in modo da coinvolgere nuove generazioni di giovani calciatori.
Dopo avelo fatto personalmente, uno ad uno, voglio ringraziare pubblicamente i giocatori, sempre leali e collaborativi, che mi hanno aiutato a capire la Prima categoria, creando una squadra invincibile (14 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 16 partite), i miei amici-collaboratori “Libe”, Paolo e “Mire, il mio competente osservatore della squadre avversarie Barro, che pur in una sitauzione difficilissima come quella che ho vissuto, non mi hanno mai abbandonato, aiutandomi a tenere dritta la barra del comando e infine i tanti, tantissimi, tifosi dei Maghi, tra cui alcuni ex giocatori e Capitani leggendari, come Toni Donalisio, Robi Gentile, Filippo Di Leone, Elio Correndo e tanti altri ancora, che continuano a sommergermi di messaggi stupendi, che mi emozionano e mi fanno ancora di più capire cosa vuol dire, per un “ragazzo” di Savigliano come me, che andava al Morino da bambino per mano a suo papà, aver guidato i Maghi alla vittoria. Forza Maghi!!! (sempre e comunque)“.