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“Quale futuro per il packaging?” I rischi per le filiere del Made in Italy

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Appuntamento mercoledì 14 giugno, a partire dalle ore 10 in Confindustria

La proposta sul packaging dell’UE continua a calamitare l’attenzione dei media e ad essere al centro della scena, dai produttori, a coloro che commercializzano e utilizzano imballaggi, alle Associazioni di categoria. Per fare chiarezza su un tema che per tanti, diversi aspetti ha suscitato, soprattutto nel nostro Paese, un ampio dibattito, Confindustria Cuneo organizza un convegno dal titolo “I rischi per le filiere del Made in Italy e le azioni di Confindustria”, per dare risposte concrete a domande cruciali per il futuro del settore degli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.

L’appuntamento sarà mercoledì 14 giugno, a partire dalle ore 10.00, presso la sede dell’Associazione.

La Commissione Europea – commenta il presidente degli Industriali Cuneesi, Mariano Costamagna – ha abituato gli stati membri a un “ritmo” frenetico di emanazione di normative green. Dal Green Deal, agli obblighi di efficientamento energetico degli edifici, per citarne alcuni. A fine 2022, si è aggiunta la proposta di nuovo Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio, che sta scatenando un acceso dibattito. Un provvedimento che prende a modello gli schemi dei Paesi Nord europei di “vuoto a rendere” e che oggettivamente penalizza stati come l’Italia che hanno fatto del riciclo il punto di forza”.

La legislazione europea considera la “prevenzione e la riduzione” dei rifiuti, prioritaria rispetto al riciclo, ma una visione così gerarchica sulle forme di gestione dei rifiuti, imporrebbe agli Stati membri e soprattutto ai cittadini e alle imprese, l’adozione di comportamenti e di costi, sproporzionati rispetto ai benefici attesi.

Anche se Confindustria condivide pienamente lo spirito della proposta dell’Ue, in un’ottica di promozione dell’economia circolare, se il provvedimento verrà approvato così com’è dalla Commissione Europea, rischia di danneggiare un intero sistema di eccellenza con impatti gravi e trasversali su molti settori.

In particolare, sul piano procedurale, il Regolamento avrebbe una immediata applicazione in tutti gli Stati membri, senza possibilità di “recepimento” e modifiche dei singoli Paesi e non terrebbe conto delle diversità organizzative e gestionali dei vari membri della Ue. Più utile sarebbe un provvedimento flessibile, che lasciasse ampio margine di manovra ai singoli Stati nello scegliere il mix ottimale fra prevenzione e riciclo.

Sul piano della sostanza – prosegue il presidente Costamagna – obblighi di riduzione così impositivi e stringenti finirebbero per penalizzare gli ottimi risultati di riciclo ottenuti in Italia, smontando un sistema che funziona senza la garanzia che il nuovo meccanismo sia migliore, più sostenibile ed efficiente”.

Da qui, la necessità e l’urgenza di fare il punto della situazione sull’iter di approvazione del nuovo regolamento e sulle criticità emerse, nel convegno di mercoledì 14 giugno aperto alle aziende associate e ai giornalisti.

Aprirà i lavori, portando il saluto istituzionale, il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna. Seguirà l’introduzione alla “Proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio” di Stefano Ramero, del Servizio Sicurezza, Ambiente, Energia, Alimenti, Confindustria Cuneo.

Marco Ravazzolo, Direttore Area Politiche per l’Ambiente, l’Energia e la Mobilità di Confindustria, traccerà la   posizione nazionale di Confindustria e sottolineerà i punti di attenzione .

Alberto Frache, Docente di Scienze e Tecnologie dei materiali, Politecnico di Torino interverrà sul riciclo degli imballaggi in Italia.

 Il punto di vista dell’Italia al Parlamento europeo sarà portato dall’On. Gianna Gancia, Europarlamentare, Commissione ENVI del Parlamento Europeo.

Modererà i lavori, Andrea Corniolo, responsabile Ufficio Sicurezza di Confindustria Cuneo.

BaNNER
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