Banca d’Alba, il valore dell’impronta sostenibile

La tutela dell’ambiente resta un tema centrale nelle strategie dell’istituto di credito albese

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Quella lanciata da Banca d’Alba nel corso dell’Assemblea dei Soci è un’impronta attenta ai temi green che fa riferimento a 120 anni di storia nel corso della quale l’istituto di credito albese ha rafforzato l’impegno ad essere una banca sostenibile aderendo al modello proposto dalla carta dei valori del credito cooperativo e impegnandosi a raggiungere gli obiettivi di sviluppo previsti dall’Agenda 2030. «In particolare», spiegano Elena Ferrero ed Elena Mascarello, che hanno seguito le fasi dell’Assemblea Carbon Neutral, «abbiamo approfittato del partecipato incontro con i nostri Soci per mettere al centro temi che oggi sono determinanti per il nostro pianeta, ma lo sono anche per le attività socio-economiche connesse. Per salvare il pianeta e contrastare il cambiamento climatico sappiamo che è diventato determinante raggiungere la neutralità climatica, riducendo le emissioni di gas serra. E così, facendoci aiutare dall’ente certificatore CSQA, abbiamo iniziato il processo verso l’azzeramento delle emissioni con tre passaggi: misurazione, riduzione e compensazione. E dunque, in occasione della nostra Assem­ble­a abbiamo calcolato l’emissione di CO2 generata dalle attività insite nell’organizzazione dell’evento. A partire dalla mobilità (69%) che ha riguardato le persone che si sono mosse per raggiungere piazza Medford; per poi indagare sui pasti e sulla produzione di cibo (28%) offerto ai partecipanti ed infine calcolando l’incidenza della struttura e dei servizi accessori a disposizione delle persone intervenute. Il calcolo complessivo delle emissioni di CO2 da parte di un ente accreditato ha stimato un impatto di circa 180 tonnellate di CO2 che sono poco meno di 10 kg di CO2 per persone. Emissioni compensate grazie dall’acquisto di crediti di carbonio certificati internazionali che hanno consentito di supportare lo sviluppo di progetti in Sud America in grado di riassorbire la CO2 generata nel corso di questo evento».
Molta è stata anche l’attenzione a questi valori negli allestimenti…
«Certo. E questo grazie al supporto dell’architetto Danilo Manassero, che ha animato l’idea di un allestimento sostenibile nella teoria e nella pratica. Insieme si è deciso di utilizzare nei pannelli della stampa un materiale totalmente riciclabile che a fine utilizzo potrà essere totalmente smaltito. Il messaggio che si è voluto veicolare è quello dei 4 elementi della natura che sono poi la base per mantenere equilibrio tra l’ambiente e l’uomo».
Grande è stata anche l’attenzione riservata all’area bimbi…
«Certo. Anche qui abbiamo posto al centro natura e sostenibilità, giochi di una volta costruiti tutti in legno e decorati a mano, uno spettacolo “il Circo del riciclo” che ha insegnato ai più piccoli quali sono le attenzioni necessarie a tutelare il nostro Pianeta. A ciascun bimbo poi è stata consegnata una carta contenente semi, che una volta piantata regalerà bellissime piantine».
Anche l’area catering è stata attenta alla sostenibilità e alla tradizione…
«Certo. I pasti sono stati serviti in contenitori Mater B, un materiale compostabile e nel complesso è stata utilizzata davvero pochissima plastica».
Assemblea a parte, il tema della sostenibilità è al centro anche delle attività della banca, vero?
«Assolutamente sì. Infatti, nel corso dell’incontro riservato a tutti noi collaboratori è stato un albero. Con il progetto Treedom abbiamo creato una foresta Banca d’Alba che in 10 anni andrà a compensare 42 tonnellate di CO2. I nostri alberi cresceranno in Ecuador, dove già seguiamo alcuni progetti di “Microfinanza”, per agevolare un nuovo modello di cooperazione e combattere la povertà nei Paesi in via di sviluppo attraverso parole chiave come reciprocità, partecipazione, formazione ed economia circolare».
E per i giovani?
«La Banca d’Alba ha, tra le tante iniziative, istituito lo Spazio Z, rivolto proprio alla generazione Z, nel quale si affrontano, attraverso podcast, tanti temi di interesse giovanile legati all’ambiente. Parallelamente si è avviata una collaborazione attraverso “Voci di sostenibilità” con i ragazzi del Wild Life Protection che hanno dato vita nel mese di aprile all’Expo della Sostenibilità. Siamo poi partner da 8 anni di Circonomia, Festival internazionale dell’economia circolare e della transizione ecologica. Ci stiamo impegnando per ottenere altre certificazioni, non solo quella di neutralità carbonica, ma anche le certificazioni inerenti la sfera sociale come la parità di genere, quindi non solo in ambito ambientale ma anche su altre tematiche ESG…».
Il viaggio di Banca d’Alba è iniziato… non mancano stimoli e nuovi progetti.

È stata l’assemblea dei soci più partecipata della storia

Ecco i numeri salienti di una giornata indimenticabile:
Utile record – Il Bilancio, approvato all’unanimità dai Soci, attesta volumi per oltre 11 miliardi. L’utile record di 80 milioni va a rafforzare i fondi patrimoniali che raggiungono i 459 milioni.
Sostegno al territorio – Sono stati erogati 3.056 nuovi finanziamenti per oltre 380 milioni di euro. Sono oltre mille i mutui casa accesi per un totale di 135 milioni di euro.
Record di presenze – I Soci presenti in Assemblea sono stati 18.531, registrando la maggior affluenza di sempre (il precedente record era di 16.461 Soci nel 2019). Dei presenti, oltre 3mila sono giovani. Sono inoltre 226 i figli dei Soci tra i 3 e gli 11 anni che sono stati ospitati nell’Area Bimbi, quest’anno interamente dedicata al tema del riciclo e della sostenibilità, tra giochi di una volta in legno, spettacoli teatrali sul riciclo e attività di interrare in vasetti dei fogli di carta composti da semi.
Il personale – Sono 624 le persone che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, tra tecnici, cuochi, camerieri, addetti a sicurezza, smontaggio, assistenza. Sul totale, sono 219 i dipendenti della banca coinvolti prevalentemente all’accettazione e nel padiglione assembleare.
La struttura – I Soci sono stati ospitati in 11.500 mq di tensostrutture, così suddivisi: 4.200 mq padiglione assemblea, 1.800 mq accettazione, 5.200 mq area pranzo, 300 mq cucine, 1.200 mq pavimentazione in legno.
Zero emissioni – Per la prima volta nella storia del Credito Cooperativo, l’Assemblea è stata “carbon neutral”: una società di consulenza ambientale, con la validazione di un ente certificato accreditato, ha calcolato in 180 le tonnellate di CO2 generate dall’evento, che la Banca compenserà totalmente acquisendo crediti certificati di carbonio internazionali legati a progetti in linea con l’agenda 2030 dell’ONU. Banca d’Alba ha inoltre creato, in collaborazione con Treedom, una foresta di 600 alberi in Ecuador (uno per risorsa della banca), Paese in cui opera da vent’anni in un progetto sociale di cooperazione internazionale.
Compleanno – In coda all’Assemblea si è tenuta la celebrazione del venticinquesimo compleanno di Banca d’Alba, nata appunto nel 1998 dalla fusione delle tre casse rurali di Diano, Vezza e Gallo Grinzane. Alla festa sono intervenuti il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, l’Assessore Regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, il Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, la Vice Presidente di Iccrea Banca, Teresa Fiordelisi, il Direttore generale di Iccrea Banca, Mauro Pastore.