Ingemartrofén a Tärnaby: Giulio Paolo Cazzaniga (Sci Club Valchisone) quarto nella classifica combinata

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sci club val chisone

Si è chiusa con un bilancio positivo dal punto di vista agonistico e tecnico la trasferta in Scandinavia di tre atleti dello Sci Club Valchisone Camillo Passet, che dal 21 al 23 aprile sono stati impegnati a Tärnaby nell’Ingemartrofén, manifestazione internazionale riservata alle categoria Children e intitolata ad Ingemar Stenmark, che nel villaggio della Svezia settentrionale è nato.

Dopo il quarto posto nel Gigante e il settimo nello Slalom, il milanese classe 2008
Giulio Paolo Cazzaniga ha partecipato al Parallelo della categoria Allievi, superando le qualificazioni e uscendo negli ottavi di finale. Gli altri due protagonisti dell’avventura agonistica svedese sono stati Andrea Fontana e Filippo Barberis.

Oltre ai vari piazzamenti nelle singole specialità, nella classifica Combinata, stilata sommando i tempi delle diverse gare, Cazzaniga si è classificato quarto e Fontana undicesimo.

“Abbiamo pensato ad una trasferta in cui la gara e la prestazione fosse solo uno degli aspetti: ci interessava vivere soprattutto un’esperienza da ricordare. – spiega Luca Tratzi,
Consigliere dello Sci Club Valchisone Camillo Passet rappresentante dei tecnici – Siamo stati assolutamente appagati in questo senso: luogo e viaggio incantevole, con l’emozione di gareggiare su due piste intitolate a due mostri sacri dello sci svedese come Ingemar Stenmark e Anja Pärson: tracciati tecnicamente impegnativi e di livello. L’organizzazione è stata impeccabile.

A livello logistico condividevamo gli alloggi con canadesi e slovacchi e questa è stata un’occasione di crescita per i ragazzi, per i quali, tra l’altro, è stato emozionante competere per la prima volta in notturna. Il Parallelo è stato organizzato con le stesse regole della Coppa del Mondo e i ragazzi si sono davvero divertiti anche se non siamo arrivati in fondo.

È stata un’esperienza educativa vedere come, su quali piste e in quali condizioni si allenano i ragazzi del Nord Europa, che nell’alto livello stanno facendo bene. Ci siamo anche comportati egregiamente, considerando le condizioni di neve e clima
differenti rispetto a quelle a cui siamo abituati. Dopo tre giorni di gare vedere i nostri atleti andare a ‘farsi quattro curve’ con i loro nuovi amici canadesi è stato emozionante”.