Studio Reverdito Alemanno «Vi sveliamo il nostro metodo!»

Lo studio di Cuneo si rivolge ai giovani pazienti e adulti introducendo l’intelligenza artificiale nella cura della salute orale

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Aiutare i più piccoli a stare bene con sè stessi partendo dal sorriso e dalla salute dei denti. È questo lo spirito e la filosofia dello Studio dentistico Reverdito Alemanno di Cu­neo (corso Nizza, 6; tel. 0171-696911; www.reverdito.com), specializzato in ortodonzia del bambino e dell’adulto.
«L’esperienza maturata in questi oltre vent’anni di lavoro» spiegano il dottor Matteo Reverdito, laureato a pieni voti nel 1999 e specialista in Ortodonzia e la moglie e collega Eliana Ale­manno, laureata a pieni voti nel 2002, master in Ortodonzia, ex collaboratrice a contratto dell’ospedale Le Molinette di Torino, «evidenzia come approcci negativi con il dentista, sin da più piccoli, possano compromettere la cura della propia bocca, condizionando controlli e trattamenti di prevenzione per timore del dolore. Ecco perché è importante che il bambino familiarizzi, ancor prima che ce ne sia bisogno, con la figura dell’odontoiatra e con lo studio dentistico, affinché controlli e verifiche non rappresentino mai, a qualsiasi età, un ostacolo al sorriso».
Come siete riusciti in questo rapporto comunicativo diretto con i ragazzi e le loro famiglie?
«Essenzialmente dando spazio alla creazione di protocolli specifici, mirati a definire il percorso di cura non solo efficace clinicamente, ma anche il più gradevole e confortevole possibile per i pazienti, specie i più giovani. Con i bambini è fondamentale muoversi sul piano della prevenzione, dando consigli ai piccoli e ai genitori per evitare l’insorgenza di patologie che precocemente curate possono evitare interventi maggiormente impegnativi e anche più onerosi, oltre che dolorosi».

Prima di proporre una terapia è fondamentale la diagnosi. O meglio la raccolta di elementi che permettano di studiare le opportunità di cura in modo mirato…
«Esatto. Il percorso di ortodonzia digitale per i bambini, per gli adolescenti e per gli adulti rappresenta una valida soluzione. Dall’impronta dentale del passato con la pasta oggi è possibile affidarsi all’impronta digitale: una sottile telecamera che scatta milioni di foto al secondo ad alta risoluzione e consente di acquisire un modello 3D delle arcate dentali in pochi gesti e senza provocare fastidi. Basta­no pochi secondi, ma poi serve tanta esperienza e specifica preparazione per utilizzare quei dati e progettare un trattamento virtuale che funzioni anche nella realtà, portando risultati stabili nel tempo. Questa tecnologia si sta diffondendo solo ultimamente, ma per fortuna noi abbiamo iniziato la nostra esperienza digitale quasi 20 anni fa, quando è arrivata in Italia, e dal 2004 abbiamo elaborato e man mano perfezionato un nostro metodo di cura specifico che oggi ci dona ancora più soddisfazioni delle tecniche tradizionali, sia sui bimbi sia sugli adulti. Per noi è stato un grande impegno, ma oggi possiamo padroneggiare un metodo che permette a tantissimi pazienti di migliorare il proprio sorriso in modo comodo, sicuro, igienico e molto estetico».

Cosa intende per metodo? Non si tratta solo di curare i denti e allinearli con le mascherine?

«Il nostro metodo comprende anche le cure dei denti e le mascherine trasparenti, ovviamente, ma va oltre. Mi spiego meglio: prima di tutto bisogna fare la diagnosi corretta, a volte molto complessa per i bambini e ragazzi per i quali bisogna prevedere il futuro e indirizzare nel modo giusto la crescita, poi bisogna dare le istruzioni giuste affinché le mascherine funzionino correttamente e diano risultati stabili, bisogna creare il coinvolgimento corretto dei piccoli pazienti che li porti a collaborare senza sforzo dei genitori per tutto il tempo necessario e infine bisogna aiutarli e seguirli anche da casa. È in questo punto che ci viene enormemente in aiuto l’intelligenza artificiale, che attraverso una App sui loro cellulari controlla ogni settimana, secondo i protocolli che le abbiamo insegnato, come procede il trattamento, se ci sono zone non ben pulite, sospetti di carie, o se ci sono imprevisti rispetto al percorso programmato. Non abbiamo mai fatto sentire i pazienti così seguiti, sicuri e sotto controllo come adesso e paradossalmente con meno appuntamenti in studio».

E negli adulti?

«Funziona nello stesso modo e si può far riferimento anche ad una tecnica che velocizza il trattamento: la fotobiomodulazione che si avvale di una luce vicina all’infrarosso per facilitare il movimento dei denti e ridurne il fastidio, come evidenziano diversi studi scientifici»

Parola d’ordine prevenzione…

«È un nostro dovere», conclude la dottoressa Eliana Alemanno. «Approfonditi studi hanno sottolineato che la deglutizione, quando non corretta, può spostare i denti sottoponendoli ad una pressione anomala e provocando malocclusioni. La deglutizione, così come la respirazione, è un gesto involontario di vitale importanza, ripetuto migliaia di volte al giorno. Un bambino appena nato, infatti, deglutisce in modo molto diverso da un adulto e con la crescita, questo comportamento cambia, si evolve. Se questo non avviene è consigliabile insegnare un processo di deglutizione corretto, per ridurre la gravità delle malocclusioni o addirittura evitarle prima che si manifestino. Suggerimenti che fanno parte del “progetto di crescita armonica” dei bambini, sostenuto dal nostro Studio, realizzato e pensato con l’idea di prendere in cura un paziente occupandoci con un lavoro di squadra di ogni distretto (denti, lingua, postura, igiene…) al fine di perseguire un armonico ed equilibrato sviluppo in nome del benessere generale».