L’ACQUA: UNA RISORSA PER IL TERRITORIO CUNEESE

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Nel pomeriggio di mercoledì 29 marzo, presso la sala A del Centro Incontri della Provincia di Cuneo, si è svolto il Convegno “L’acqua: una risorsa per il territorio cuneese” organizzato dalla Camera di commercio di Cuneo con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Fondazione CRC.

Il convegno è nato dalla volontà di restituire i risultati del progetto europeo Alpimed Clima, grazie al quale sono stati realizzati studi da parte del Politecnico di Torino e di Impresa Verde, il cui messaggio è oggi reso ancora più attuale dalla situazione sull’emergenza acqua, sempre più centrale nel dibattito locale e nazionale. Nel 2022 le precipitazioni piovose in Piemonte sono calate del 40% e, nella prima parte del 2023, abbiamo avuto un ulteriore deficit del 65%. Le previsioni future sulla situazione a fine secolo ipotizzano, nell’ipotesi più ottimistica, un’ulteriore crescita della temperatura di 2 gradi e, nello scenario più sfavorevole, un aumento di 5 gradi e la carenza di acqua, da problema episodico legato a condizioni climatiche particolari, si è ormai cronicizzata.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Camera di commercio Mauro Gola, del Presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, del Presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola e della Sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, si è entrati nel vivo dei lavori del Convegno.

Il prof. Davide Poggi ha presentato lo studio sul tema del cambiamento climatico e della disponibilità idrica riferito al caso dello Stura di Demonte che quantifica la riduzione dell’accumulo naturale costituito dalla copertura nivale in quota in relazione a scenari idrologici futuri e analizza la domanda attuale e soprattutto futura del comparto agricolo per migliorarne l’utilizzo rendendolo più razionale e consono al nuovo assetto climatico.

Simone Marchisio di Impresa Verde ha presentato la sperimentazione realizzata in un comprensorio idrico di montagna – il bacino di Rivoira di Boves – che, in presenza di un piccolo invaso e dell’utilizzo della tecnologia, ha permesso di migliorare l’efficienza irrigua di un territorio, fornendo risposte sui temi del quanto, quando e come irrigare.

La prima tavola rotonda sul tema: “Quali strategie per il settore idrico?” ha presentato i contributi di Paolo Mancin dirigente del Settore Tutela Acque della Regione Piemonte, Angelo Giordano Presidente Consorzio Sinistra Stura di Demonte in rappresentanza di ANBI Piemonte, Roberto Ronco Direttore dell’ATO 4 della Provincia di Cuneo e Andrea Alfieri Referente Sviluppo locale e innovazione della Fondazione CRC. I relatori, ognuno dal proprio differente, qualificato punto di osservazione, hanno illustrato gli interventi che l’organismo rappresentato ha posto o intende porre in atto per dare la propria impronta sul tema dell’emergenza idrica.

A grandi linee, a seconda degli studi, la domanda di acqua nel nostro Paese proviene tra il 55 e il 60% dal settore agricolo, tra il 20 e il 25% da quello industriale e produttivo e soltanto tra il 15% e il 20% da quello civile. Da questi dati emerge una grande sete di acqua che proviene dalle famiglie ma soprattutto dal mondo agricolo e dal settore industriale e, proprio per questo, è stata prevista una tavola rotonda che ha visto come protagonisti Andrea Corniolo, responsabile sicurezza ambiente energia di Confindustria Cuneo e Franco Parola, Responsabile Ambiente di Coldiretti Cuneo che si sono confrontati con Salvatore Luca Gentile, Ricercatore Area Sviluppo Agronomico del Canale emiliano-romagnolo che ha portato l’esperienza della realtà presso cui opera, una delle più importanti opere idrauliche italiane, in grado di assicurare, mediante derivazione dal fiume Po, l’approvvigionamento idrico ai settori agricolo e industriale su un’area estesa su oltre 3000 km2.

Al termine del Convegno, moderato da Fabrizio Stelluto, Vice Presidente Vicario dell’Unione Nazionale delle Associazioni Giornalisti agroambientalisti, il Presidente della Camera di commercio di Cuneo Mauro Gola, ha chiuso i lavori riprendendo le sollecitazioni emerse e affermando la disponibilità dell’Ente camerale a divenire soggetto di riferimento di imprese e attori locali per fare sintesi delle istanze di cui ciascuno è espressione al fine di condividere le priorità, in un orizzonte temporale nel breve, medio e lungo periodo, da presentare ai decisori politici affinché siano definite, in tempi ormai non più procrastinabili, linee di intervento adeguate ed efficaci.

“Quello dell’acqua è un tema fondamentale per il futuro del nostro territorio” ha sottolineato il presidente della Provincia Luca Robaldo. “Siamo in una regione definita come la più siccitosa d’Italia. E noi, assieme a Vercelli, siamo le due province più in difficoltà. Il convegno di oggi è servito anche a mettere in rete tutti gli attori protagonisti nella Granda. Intanto continuiamo a lavorare per nuovi progetti. Con la Provincia di Imperia abbiamo pensato a uno studio per cercare nuove falde nel territorio alpino, così da poterle gestire e custodire al meglio una risorsa così preziosa”.

“Il tema della sostenibilità ambientale si è imposto negli ultimi anni come centrale per le nostre comunità e l’emergenza acqua è diventato un problema che tutti tocchiamo con mano” commenta Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC. “La Fondazione ha sostenuto in questi anni iniziative per migliorare la gestione dell’acqua, contribuire all’adattamento del territorio ai cambiamenti climatici e diffondere consapevolezza con l’obiettivo di sensibilizzare il territorio sull’importanza di questo bene prezioso. Il convegno di oggi, che mette intorno al tavolo tanti attori del nostro territorio per ragionare sul tema e sulle possibili soluzioni, è un passo importante per promuovere soluzioni di sistema”.

“Con questo Convegno abbiamo dato il nostro contributo sul tema dell’emergenza idrica, argomento più che mai strategico – afferma il Presidente della Camera di Commercio Mauro Gola. Dobbiamo fare rete, per dare risposte rapide ed efficaci a imprese e famiglie. Come Presidente della Camera di commercio ho istituito la Consulta delle Associazioni Datoriali, istituzione democratica e partecipativa dove tutte le associazioni sono rappresentate, per esprimere una voce unitaria su temi strategici quali quello dell’acqua. Partendo dalla nostra Consulta potremo fare sintesi di tutte le istanze del tessuto imprenditoriale per interpretare al meglio i problemi e, soprattutto, individuare priorità condivise con i competenti attori territoriali e proporre linee di intervento efficaci.