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Consiglio, approvata legge sottosegretari. Bongioanni, «Una riforma per il Piemonte del futuro»

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Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato stamane in prima lettura la proposta di legge numero 240 che ha come primo firmatario il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni.

La proposta modifica lo Statuto della Regione Piemonte (Legge regionale staturaria 4 marzo 2005 n. 1) introducendo i sottosegretari regionali: figure destinate – a partire dalla prossima legislatura – ad affiancare il Presidente della Giunta regionale nell’espletamento delle proprie deleghe rendendo più efficace l’azione amministrativa. Trattandosi di una modifica statutaria, la procedura richiede quindi l’approvazione da parte della maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto e la doppia lettura dell’Aula a distanza di due mesi.

L’approvazione è arrivata dopo una settimana di sedute quasi ininterrotte – anche notturne – e un intenso ostruzionismo da parte delle opposizioni. Grande soddisfazione, per il risultato raggiunto, dal primo firmatario della legge Paolo Bongioanni: «È un importante passo avanti nell’efficientamento della macchina regionale che ci allinea ad altre regioni italiane. Abbiamo mediato con le istanze delle opposizioni trovando un compromesso che consegnerà alla futura legislatura un migliore raccordo fra Presidenza di Giunta e Consiglio. Fra sessanta giorni la seconda lettura, ma cominceremo subito a ragionare sull’altro provvedimento importante che abbiamo il dovere di affrontare entro la fine della legislatura, che è quello della legge elettorale».

La proposta di modifica dello Statuto nasce da una necessità che non poteva più essere differita. Spiega Bongioanni: «Ci troviamo davanti a un bivio. Abbiamo di fronte a noi il Piemonte attuale, che guarda al passato e ha paura di rinnovarsi. E un Piemonte di domani, capace di autoriformarsi, di efficientarsi, di dotarsi di strumenti di funzionamento che gli consentano di affrontare le sfide anche del lungo periodo consegnandolo alle prossime generazioni di cittadini e a chi governerà dopo di noi».

La figura del sottosegretario esiste già e ha dato prova di efficienza in numerose Regioni italiane governate da maggioranze politiche di diverso orientamento: la Lombardia che li ha istituiti fin dal 2008, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Calabria. I sottosegretari non sono figure sostitutive degli assessori. Ricevono deleghe specifiche soltanto su materie di competenza del Presidente della Giunta. Possono essere nominati anche fra cittadini non eletti, purché provvisti dei requisiti di eleggibilità a consigliere regionale. I sottosegretari partecipano senza diritto di voto alle sessioni della Giunta pur facendone parte, ma non possono essere delegati a rispondere a interrogazioni e interpellanze in Aula. «Come maggioranza – sottolinea Bongioanni abbiamo interpretato la volontà dei legislatori dello Statuto, e con un apposito emendamento abbiamo individuato in due sottosegretari il numero più adeguato alle dimensioni demografiche e alle esigenze di governo specifiche del Piemonte».

I nuovi sottosegretari non rappresentano alcun aggravio di costo per i bilanci regionali e i cittadini piemontesi. Si segue rigorosamente il criterio dell’invarianza finanziaria. «Alla votazione dell’Aula in seconda lettura – spiega Bongioannipresenterò contestualmente una proposta di legge che abroga un comma di una norma risalente al 2008 che introduceva le cosiddette “alte professionalità”: figure di consulenti che il Presidente aveva facoltà di scegliere su base esterna per seguire tematiche specifiche. Renderemo così nuovamente disponibili queste risorse in precedenza destinate al piano tecnico, valorizzando al tempo stesso le grandi professionalità di direttori e dirigenti interne alla struttura che rappresentano un’eccellenza della Regione Piemonte».

La nuova legge entrerà in vigore con la XII legislatura regionale che verrà eletta nel 2024. Una tempistica su cui fa chiarezza Bongioanni: «Qualcuno ci chiede come mai abbiamo pensato di proporre questa riforma al quarto anno di legislatura e non all’inizio. Rispondo con la frase di un grande imprenditore che ho avuto la fortuna di conoscere: Ivano Beggio, il patron della Aprilia e inventore degli scooter: “L’esperienza vince”. Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza amministrativa accumulata in questi anni e conosciuto a fondo i meccanismi di efficienza e inefficienza, e ora siamo in grado di intervenire in modo efficace per ridisegnarli in una prospettiva di futuro».

BaNNER
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