Continua a tenere banco fra gli addetti ai lavori e, in particolare, in casa Cheraschese, quanto avvenuto e sottolineato con una nota amara sui social dal Presidente Roberto Olivero nel corso della sfida fra i nerostellati e l’Acqui, terminata 2-4 ma segnata, da come ha raccontato il patron dei “Lupi”, da una mancata espulsione ad un calciatore termale per una bestemmia rivolta in un duro faccia a faccia con il direttore di gara.
Il commento postpartita di mister Luca Mascarello si concentra esclusivamente sul controverso episodio: “Sono allineato al messaggio che ha mandato il Presidente sui social. Una partita viziata da questa mancata sanzione nei confronti del calciatore dell’Acqui che, come da regolamento, avrebbe dovuto essere espulso: un episodio che – sottolinea l’allenatore della Cheraschese -, dopo 10′, ha indirizzato e falsato la gara, regolamento alla mano che l’arbitro deve applicare, che sia il primo o il 95′ minuto. A maggior ragione perché, lo stesso direttore di gara, tra l’altro, a fine primo tempo mi ha espulso per proteste. Nulla contro l’Acqui ed i suoi giocatori, che hanno meritato di vincere al termine di una partita corretta – spiega Mascarello – : lo sfogo ed il punto che il Presidente Olivero ha voluto rimarcare è il rispetto del regolamento. Dal canto nostro, analizzeremo in settimana gli errori commessi preparandoci per la prossima gara”.