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Buoni postali: maxi rimborso per una risparmiatrice di Barolo

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Da Barolo arriva un’interessante notizia relativa al rimborso integrativo per i buoni postali. A riferirla è l’avvocato braidese Alberto Rizzo che, sul suo sito (avvocatoalbertorizzo.it), scrive: «Le Poste Italiane hanno riconosciuto il di­ritto di una risparmiatrice di Ba­rolo a riscuotere somme aggiuntive, pari a 78.920,46 euro, ri­spetto agli importi inizialmente percepiti dalla medesima. Alla risparmiatrice, titolare di quattro buoni da 5.000.000 di lire ciascuno, emessi dal 23 maggio del 1990 al 15 mar­zo del 1991, non erano stati pagati integralmente gli interessi ri­portati nel retro dei titoli. E questo a causa di una modifica dei ren­dimenti risalente al 1986, precedente alla loro sottoscrizione, e di un timbro che Poste ave­va mes­­­so sopra la tabella, la qua­le ri­portava un generico avviso di mo­­difica dei rendimenti dei buo­ni». La decisione di Poste Italiane, do­po il contenzioso avviato dal­l’av­vocato Rizzo, legale spe­cia­lizzato in Diritto Ban­ca­rio e Po­sta­le, ha sancito sostanzialmente la prevalenza di quanto riportato sui buo­ni, rispetto alle modifiche ap­portate con decreto ministeriale pri­ma della sottoscrizione degli stes­­si. «Poste – scrive Rizzo – ha implicitamente ri­conosciuto la mancata comunicazione dei nuovi rendimenti e l’insufficienza del timbro apposto che riportava solo un avviso legato alla possibile e futura modifica dei rendimenti e dell’applicazione della ritenuta fiscale». Qual è stato quindi il ri­sultato a cui si è giunti? Spiega Rizzo: «La risparmiatrice è riuscita a farsi riconoscere oltre 78.000 euro in più rispetto a quanto inizialmente corrisposto da Poste. Si tratta di un importante precedente per le migliaia di titolari di buoni postali che in questi anni, passati i trent’anni dalla sottoscrizione, ottengono importi inferiori rispetto ai rendimenti scritti sul titolo. È importante che i possessori di buoni emessi dopo il giugno del 1986 facciano controllare questi titoli per capire se esiste il diritto a ottenere un importo maggiore rispetto a quanto determinato da Poste, e questo anche se il buono è già stato incassato».

BaNNER
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