Fondazione Crc regala a Mondovì “A song A part”

L’opera dell’artista scozzese Susan Philipsz è una installazione sonora

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È stata inaugurata presso il Museo Civico della Stampa di Mondovì l’installazione sonora “A Song A Part / Un canto una parte” realizzata dall’artista scozzese Susan Philipsz per “A cielo aperto”, il progetto di arte pubblica promosso dalla Fondazione Crc per celebrare il suo 30° compleanno e realizzato in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea. Il progetto ha già visto le inaugurazioni de “Il Terzo Paradiso dei Talenti” di Michelangelo Pisto­letto a Cuneo e “The presence of absence pavilion” di Olafur Eliasson al Castello di Grinzane Cavour e si concluderà a dicembre con la quarta opera che sarà installata a Bra.

«Con l’inaugurazione dell’opera dell’artista Susan Philipsz a Mondovì siamo giunti alla terza tappa del nostro progetto “A cielo aperto”, che ci offre l’opportunità di portare in provincia di Cuneo le opere di quattro straordinari artisti di fama internazionale. Un’operazione culturale unica, promossa per celebrare i 30 anni di vita della nostra istituzione, che lascerà un segno in quattro luoghi emblematici per la storia della Fondazione Crc», ha sottolineato Ezio Raviola, presidente della Fondazione Crc. «L’installa­zione sonora impreziosisce ulteriormente il Polo culturale delle Orfane: un luogo eccezionale, nel cuore di Mondovì Piazza, restituito alla comunità grazie all’imponente riqualificazione sostenuta dalla Fon­dazione Crc nell’ambito de­gli Interventi Faro. Grazie a questa opera e alla presenza del Museo Civico della Stampa, il Polo Liber assume sempre più il ruolo di contenitore culturale a 360 gradi per tutto il territorio».

“A Song / A Part” è un’installazione sonora a due canali realizzata per l’ingresso del Museo Civico della Stampa. L’opera si basa su due canti di Maddalena Casulana, prima compositrice donna nella storia ad aver fatto stampare e pubblicare un intero libro della propria musica. La partitura del Canto da “Il primo libro de madrigali” di Casulana del 1568 è stata recentemente scoperta, da sola, nella Biblio-teca Civica di Cuneo, non lontano da Mondovì.

Philipsz ha scelto di cantare due canzoni diverse da questo libro e le ha registrate in modo che le parole diventassero toni astratti. Queste registrazioni vengono riprodotte da due altoparlanti separati, allestiti all’ingresso del museo. Le canzoni suonano simultaneamente in modo che si fondano e si sovrappongano creando dissonanza e armonia. Attraverso la sua installazione sonora, Ph­i­lipsz allude malinconicamente alla scomparsa della tipografia tradizionale in favore di quella digitale e anche alla storia delle donne che, come Maddalena Casulana, hanno dovuto lottare per accedere al mondo dell’arte. Con quest’opera, Philipsz rievoca la storia del convento, poi orfanotrofio femminile, che oggi ospita il Museo della Stam­pa e si riferisce al periodo della nascita della stampa tipografica, rivoluzione tecnologica risalente al 1455, e in particolare alla figura di Antonio Mathias, stampatore fiammingo originario di Anversa, che si trasferì a Mondovì da Genova per sfuggire alla peste. Qui, nel 1472 fondò a Mondovì, in collaborazione con Baldassarre Cordero, la prima tipografia del Piemonte e una delle prime in Italia.

«Questa inaugurazione», ha ribadito il primo cittadino di Mondovì, Luca Robaldo, «pone l’accento sulla nostra città e sulla cultura, un tema caro a questa amministrazione e portato avanti con convinzione anche da quelle che ci hanno preceduto. L’inaugurazione permette inoltre di approfondire una figura femminile audace: Maddalena Casulana, prima compositrice donna nella storia della musica ad aver fatto stampare un intero libro della propria musica».

«Susan Philipsz utilizza la sua voce registrata nei luoghi», ha spiegato la direttrice del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, Carolyn Chri­stov-Ba­kargiev, «per creare una spazializzazione e un’emozione diversa: chi ascolta dunque, recupera la memoria del luogo. L’artista ha scelto di cantare due canzoni e le ha registrate in modo che le parole diventino toni astratti. Le registrazioni, separate, vengono riprodotte da due altoparlanti, allestiti all’ingresso del museo: le canzoni sono predisposte per suonare simultaneamente, in modo che si fondano e si sovrappongano creando dissonanza e armonia. La scelta di creare un’opera in omaggio a Maddalena Casulana per il Museo Civico della Stampa risulta essere di particolare importanza, soprattuto pensando al fatto che un libro di musica, separato dalle altre parti di una composizione e conservato in una biblioteca locale, riporta alla mente temi di separazione e lontananza che l’artista pensa risuonino e riverberino in maniera profonda in questa ex scuola per ragazze orfane. Un leggìo in bronzo racconta l’ispirazione dell’artista e introduce all’ascolto».

Nel pomeriggio di sabato 5 e domenica 6 novembre, si è svolto il laboratorio per ragazzi dai 6 ai 12 anni “Un’onda di parole” che ha previsto, partendo dall’ascolto dell’opera, la realizzazione di stampe con i caratteri di legno del Museo Civico della Stampa, su cui sono state riprodotte le composizioni di parole scelte dai partecipanti e legate al suono e alla musica.