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Approvato il DDL Allontanamento Zero: “Famiglia e benessere dei minori, valori scolpiti nel marmo”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni: “Ho votato a favore con orgoglio: dobbiamo ascoltare cittadini e territorio quando svolgiamo la nostra attività di consiglieri”

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Paolo Bongioanni

Il Consiglio regionale ha approvato oggi il Disegno di Legge Allontanamento Zero che, dopo un lungo iter, è realtà. Il provvedimento, che mira a sostenere le famiglie al fine di evitare che i minori vengano allontanati dai genitori se non per casi estremi, è stato votato favorevolmente da Paolo Bongioanni, capogruppo di Fratelli d’Italia: “ Quando ho schiacciato il tasto per approvare la legge, l’ho fatto con orgoglio: so di aver rispettato quel patto siglato con migliaia di persone che mi avevano dato la loro fiducia e il voto tre anni e mezzo fa, permettendomi di essere seduto qui in consiglio regionale”.

La legge andrà a incidere sulla vita di migliaia e migliaia di bambini e di bambine. Basti pensare che ogni anno, in Piemonte, sono circa 2.000 i piccoli che vengono allontanati dalle famiglie d’origine per essere messi in case di comunità. Per l’assessore Chiara Caucino, l’80% dei procedimenti potrebbe essere evitato, sostenendo le famiglie stesse. “Questo è uno strumento legislativo importante, che richiama il nostro ruolo e la nostra responsabilità di consiglieri regionali. Qualcuno dice che abbiamo in mano del potere, io dico che abbiamo in mano responsabilità. Dobbiamo essere responsabili, perché con i nostri processi legislativi andiamo a incidere sull’economia, sulle aziende, sulle amministrazioni, sui cittadini, sulle famiglie e sui bambini” ha spiegato Bongioanni.

Il consigliere regionale, nel votare a favore, è stato mosso anche da un’esperienza che tempo fa lo ha toccato in prima persona. “Una signora, dopo avermi contattato tramite Facebook, mi venne a trovare in ufficio a Cuneo. Insieme ai miei collaboratori la ricevemmo di venerdì sera. Parlò per un’ora e mezza e quando finì di raccontarci la storia sua e della sua famiglia, né io né i miei assistenti aprimmo la bocca. Fu un racconto straziante, per il cuore di quella donna e per i suoi quattro figli, due bambini e due bambine, di cui tre mandati in tre comunità differenti e una in una casa famiglia. Pensare a quei bambini senza mamma, lontani dai fratellini e dai propri affetti domestici faceva male ed il pensare a quale ferita i ragazzi si sarebbero portati nel cuore per quell’ esperienza terribile. Il caso fu trattato molto dai media, ma dopo due anni quella mamma coraggiosa tornò a trovarmi: la mamma, insieme ai quattro fratellini e a un cagnolino. Un momento che mi fece venire la pelle d’oca, i brividi, le lacrime agli occhi. Un momento di vittoria dell’amore, della famiglia, del calore e dell’umanità della giustizia”.

“Quell’esperienza è stata importante – ha ribadito Bongioanni – e ha fatto sì che oggi io abbia voluto appoggiare questo procedimento legislativo con tutta la forza possibile: sempre nell’ottica che le leggi che noi andiamo a scrivere e che impattano sul territorio non possono essere frutto di un’agenda che viene scritta dall’alto, dietro una scrivania, ma devono essere la sintesi di un rapporto di dialogo d’ascolto importante con i cittadini, le amministrazioni, le imprese e il territorio”.

“Questo procedimento credo sarà di tutela e garanzia per i bambini che devono avere la possibilità, salvo casi estremi, di poter crescere insieme ai propri genitori, con i propri fratelli e sorelle. Quando ho schiacciato il tasto per approvare la legge l’ho fatto con orgoglio, più di quando ho approvato leggi o provvedimenti a firma mia. So di aver rispettato quel patto siglato con migliaia di persone che mi avevano dato la loro fiducia e voto tre anni e mezzo fa, permettendomi di essere seduto qui in consiglio regionale” ha concluso Bongioanni.

c.s.