Villar San Costanzo: torna la tradizione della raccolta a mano delle bacche di Ginepro

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Sabato 1° ottobre 2022 a partire dalle ore 9, con ritrovo presso la Riserva Naturale “Ciciu del Villar” a Villar San Costanzo, avrà luogo la seconda edizione della Festa della Raccolta del Ginepro, dopo l’iniziativa organizzata con successo l’anno scorso da “Occitan Gin Italiano” di Bordiga 1888. L’invito è rivolto a tutti coloro che hanno voglia di cimentarsi nella raccolta a mano delle bacche di ginepro che crescono ricche e rigogliose nelle vallate alpine del Cuneese.

Per poter essere un raccoglitore è necessario essere maggiorenni, avere delle conoscenze botaniche di base, presentarsi con un abbigliamento da montagna (scarpe adatte, giacca a vento, etc) ed essere abituati a camminare su sentieri e strade dissestate. I posti sono limitati, chi fosse interessato a partecipare può registrarsi online sul sito www.festadelginepro.it, mentre chi avesse bisogno di maggiori informazioni può telefonare allo 0171/611091. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’associazione Rerum Natura, il Comune di Villar Dan Costanzo, la Pro Villar e la Riserva Naturale dei Ciciu del Villar.

Il programma della giornata prevede una colazione offerta da Bordiga nel punto di ritrovo. Dalle 10 alle 12 avrà luogo la raccolta del ginepro e la successiva pesata del raccolto, mentre alle 12,30 ancora Bordiga offrirà a tutti i raccoglitori un aperitivo con Occitan Tonic e il pranzo in segno di ringraziamento. Nel pomeriggio avrà luogo la Grande Festa OccitanGin aperta a tutti, non solo ai raccoglitori, per partecipare alla quale non sarà necessario iscriversi e sul cui programma seguiranno aggiornamenti.

“L’idea di estendere la raccolta a mano delle bacche di ginepro a tutti quanti sono interessati a svolgere un’attività all’aria aperta diversa dal solito è nata soprattutto per condividere una tradizione secolare del nostro territorio – spiegano gli organizzatori -. Abbiamo documenti che attestano come la distillazione di queste bacche in Bordiga fosse praticata fin dalla fine dell’Ottocento, quando veniva utilizzato l’alambicco di rame a fuoco di legna che ancora oggi funziona egregiamente. Le bacche venivano raccolte rigorosamente a mano dai montanari lungo i pascoli alpini, essiccate in altitudine e poi portate alla sede della Bordiga. All’inizio del Novecento la ricetta, una tra le più antiche di gin italiano, era commercializzata con il nome di ‘Distillato di Ginepro secco’. Oggi abbiamo deciso di chiamarlo ‘Occitan Gin Italiano’ in onore della cultura e della lingua Occitana ancora parlata sulle montagne che ci circondano e ci forniscono le preziose bacche di ginepro”.

Le piante di Ginepro crescono sulle pendici rocciose, battute dai venti delle Alpi Occidentali, dove devono combattere duramente per sopravvivere. In questi terreni, talora appena sufficienti per mettere piccole radici, fiori ed erbe nascono spontanei e sviluppano caratteristiche uniche per i loro profumi e colori, rappresentando un concentrato di oli essenziali con caratteristiche organolettiche uniche e straordinarie grazie all’influenza del vicino Mar Mediterraneo.

c.s.