Presentato ufficialmente il Palio dei Borghi – La Giostra dell’Oca che si terrà giovedì 16, ve­nerdì 17 e sabato 18 giugno in piazza Castello a Fossano, è certamente l’evento che segna e da il via ad una nuova e tanto attesa (ri)partenza. Il periodo che ci siamo lasciati alle spalle ha infatti impedito la realizzazione delle ultime due edizioni di questo evento simbolo per il territorio cueese, ma in questo 2022, come ha sottolineato nel corso della presentazione dell’evento il primo cittadino di Fossano, Dario Talone, la voglia di «tenere viva la tradizione è un dovere morale di ognuno di noi, perché non ci può essere un presente ed un futuro se non si conoscono le proprie radici, la propria storia; ricordare e tramandare diventa fondamentale per non dimenticare ciò che siamo oggi e per contribuire a divulgare la nostra storia, le tradizioni e le consuetudini alle nuove generazioni».

Una storia, quella del Palio fossanese che annovera la sua prima edizione nel 1961 per designare fantasiosamente un ipotetico fossanese al seguito del duca Emanuele Filiberto nelle campagne di guerra, che a forza di narrare del suo signore, appunto il monarca, ne riceve l’appellativo come soprannome. Per festeggiarlo si organizza un gioco consistente nel tiro con l’arco a una finta oca come bersaglio fisso. All’evento vengono coinvolti i tre primitivi terzieri cittadini e il sobborgo di Sant’Antonio, contrassegnati da segni zodiacali, che si esibiscono con una sfilata in costumi d’epoca, danze e giochi popolari, oltre alle gare con gli arcieri. Ogni borgo è composto da un abbà e un’abbadessa, da costumanti, da musici e sbandieratori, per un totale di 172 figuranti, compreso il corteo del monarca e della monarchessa, con quattro coppie di nobili, un banditore, un gonfaloniere. Ad indossare i panni del Monarca e della Monarchessa saranno nuovamente Andrea Cesare ed Elisa Dotta.

Il palio, costituito da uno stendardo, viene consegnato al borgo vincitore e poi passato annualmente a chi avrebbe detenuto il titolo nella successiva edizione.

Questa formula resta in vigore fino al 1969, dopodiché, a seguito di una lunga parentesi di stasi, riprende in una nuova veste nel 1987, quando la “giostra dell’oca” introduce un rimando d’epoca, in riferimento alla visita di Carlo Emanuele di Savoia e di Caterina di Spagna, avvenuta durante il loro viaggio nuziale nel 1585. Lo spettacolo, oltre all’accresciuto numero di costumanti e agli ormai consolidati gruppi sia di arcieri sia di sbandieratori e musici, si dota di un percorso ippico con salti a ostacoli e soltanto in seguito si riorganizza su un circuito a forma d’oca rovesciata, in cui i fantini dei borghi, dapprima saliti a sei e poi aumentati a sette con l’ingresso della compagine frazionale, corrono per mozzare la finta testa di un’oca, dopo aver sfoderato una spada da un ceppo. A complemento della corsa a cavallo s’innestano le gare di tiro con l’arco contro le sagome d’oche disposte, in un primo momento, affisse su paglioni e, successivamente, collocate su un tapis roulant.

Nel contempo lo stendardo del palio si rinnova, presentandosi ogni anno differente, su commissione ad artisti locali, e resta in dotazione al borgo vincitore come patrimonio simbolico e trofeo di gara. Lo stesso avviene nell’ambito figurativo: dalla partecipazione delle edizioni negli anni Sessanta con una forte connotazione popolare, quindi con costumi semplici e piuttosto omogenei tra loro, si va sempre più verso una diversificazione, complice l’aumento considerevole dei partecipanti al corteo; la componente nobiliare, affinata da una ricerca stilistica degli abiti coerente con il rimando rinascimentale, ha la preponderanza, unitamente alla caratterizzazione di figure peculiari dell’epoca: ecclesiastici, artigiani, notabili, esponenti della comunità israelitica.

Il programma dell’edizione 2022 prevede per giovedì 16, intorno alle 19 le prove dei cavalli e alle 20 l’esibizione degli sbandieratori nel cortile del Castello. La stessa sera è prevista la cena rinascimentale, organizzata con il supporto della Pro Loco di Fossano. Il momento gastronomico contempla una piacevole alternanza tra la musica e le pietanze del ’600. Tra un pasto e l’altro si assisterà alla sfilata a cura dell’Associazione Feder­castelli in cui modelle presenteranno co­stumi d’epoca e nel corso della serata verrà decretata “Miss Damigella d’Onore”. L’aspetto musicale sarà a cura della Fondazione Fossano Musica.

Venerdì 17 dalle 19,45 si potrà assistere all’esibizione degli sbandieratori in via Roma con successivo inzio di sfilata ed esibizione, sempre degli sbandieratori alle 21 in arena. Contestualmente divertimento e clima festoso si respireranno in ogni angolo di Fossano, grazie ai giochi della tradizione.

Sabato 18 alle 14 gli arcieri, ad ingresso gratuito, effettueranno prove di tiro con l’arco; mentre alle 21 dopo l’inizio della sfilata e l’esibizione degli sbandieratori, avrà inizio l’atteso Palio.
Ciascuno dei sette borghi comunali – Borgo Vecchio, Borgo Salice, Borgo Piazza, Borgo Sant’Antonio, Borgo San Bernardo, Borgo Nuovo e Borgo Romanisio – che nei giorni precedenti avrà presentato, nei pressi dei principali monumenti cittadini la propria isola, dopo danze, giochi di strada e sfilate in costume avrà il suo momento di gloria.
Nel cortile interno del castello, gli arcieri, con i relativi Abbà e Abbadesse, nominano il fantino cui affidare le speranze di vittoria del Palio.

Due sono le batterie che prevedono rispettivamente quattro e tre cavalli: i primi due classificati di ciascuna batteria disputano la finale. In alternanza alle manche dei cavalli viene disputata la gara degli arcieri: ogni borgo ne schiera tre, ognuno dei quali scaglia sei frecce contro un bersaglio rappresentato da oche in movimento da una parte all’altra del fossato del castello, terminata la gara si stilano due rispettive classifiche per la gara di tiro con l’arco e per la corsa dei cavalli.

La somma dei due punteggi nelle rispettive specialità contribuisce a definire la classifica finale. Nel corso della tradizionale serata, la modella e presentatrice Elisa Muriale accompagnerà la storica voce del Palio Pinuccio Bellone.
L’edizione 2022 presenta dunque tante novità che sono state possibili grazie al sostegno di Fondazione cassa di risparmio di Fossano, dell’Atl del Cune­ese, del Gruppo Egea e con la collaborazione di Pro Loco Fos­sano, Comitato dei Borghi, Ascom Fossano, Regione Pie­monte, Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Tra le attività collaterali da segnalare anche per l’edizione 2022 di “vetrine in Palio”, organizzata dall’Ascom cittadina che coinvolge le attività commerciali di Fossano.
Considerata la recente fine dell’emergenza epidemiologica è vivamente consigliato l’acquisto dei biglietti in prevendita. I biglietti saranno disponibili in prevendita all’Ufficio Turistico di Fossano (Castello degli Acaja) nei seguenti giorni: giovedì 9 giugno, venerdì 10 giugno, sabato 11 giugno, domenica 12 giugno, mercoledì 15 giugno e giovedì 16 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.