Anciue – La fiera degli Acciugai di Dronero: numeri e risultati

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Ripenso a qualche mese fa, ai dubbi che tutti avevamo; dubbi legati alla pandemia, dubbi che nascevano dalla difficoltà di pensare e realizzare la fiera degli acciugai tenendo conto di tutte le nuove disposizioni legate alla sicurezza, dubbi anche legati al pensiero di come avrebbe reagito la gente dopo questi due anni difficili. Poi penso a questi tre giorni, a tutte le persone che ho incontrato, che abbiamo incontrato; penso alle vie piene di gente, alle piazze colorate e piene di bambini e famiglie felici, penso ai profumi, penso a tutti i banchetti e agli stand, ai negozi di Dronero che con fantasia hanno fatto loro il tema delle acciughe; penso alle tavolate di amici che mangiano in allegria, penso alla musica che ha fatto danzare di notte e di giorno, penso allo spettacolo di sabato, a tutte le iniziative del programma. Che dire? Bellissimo! Bello anche passeggiare sui ponti in mezzo a tanta gente, era una scommessa non facile ma è stata apprezzata. Penso soprattutto a tutti quelli che hanno permesso che la festa fosse una così bella festa. Tanti, tantissimi in ruoli diversi vorrei citarli tutti ma il timore di dimenticarne qualcuno è tanto, quindi permettetemi di dire solo un grazie collettivo. Dronero è bellissima e, oggi, grazie all’impegno e alla meravigliosa energia di tanti, tantissimi è diventata ancora più bella“. Mauro Astesano, sindaco di Dronero.

Raccontare cosa è stata ANCIUE – LA FIERA DEGLI ACCIUGAI 2022 è ripensare a tre giornate caratterizzate da molti momenti di grande intensità ed emozione: un concerto d’apertura che ha saputo davvero essere grande festa di piazza, tavole rotonde partecipate per guardare al futuro del territorio delle Terre del Monviso o raccontarne la storia, guardando decisamente al nostro domani, oltre cento gli spazi ritagliati per gli storici acciugai, il cibo e i prodotti d’eccellenza, ma anche per uno street food che ha unito Laigueglia, La Spezia e Dronero in una sola piazza. Infine, migliaia le persone che hanno scelto sabato e domenica una fiera che ha saputo “ritornare” con un forte significato e un’importante proposta (fieristica, formativa, artistica e di visione territoriale). Come le acciughe che fanno il pallone e si raccolgono in branchi, in un vortice fluttuante, così in particolare domenica una lunghissima via pedonale, dal ponte alto al Museo Mallè, è stata un “mare” dove alcune migliaia di persone hanno potuto camminare, guardare, ascoltare, incontrarsi, essere e fare comunità.

Un grazie a coloro che hanno collaborato ad una visione di promozione territoriale e commercio di vicinato – Distretto Diffuso del Commercio di Dronero e Valle Maira, Unione Montana Valle Maira, Terres Monviso, ATL del cuneese, Consorzio Valle Maira e Il Bottegone (Associazione Commercianti ed esercenti di Dronero e Valle Maira) -, alla giovanissima Pro Loco che ha presidiato la Piazza trovando l’occasione per fare gruppo e formarsi, alla Fondazione Amleto Bertoni per l’organizzazione puntuale, ai volontari della Protezione Civile e delle varie associazioni (droneresi e non) che hanno coperto oltre 60 ore di manifestazione per controllare varchi, vie, piazze, ai vigili del Fuoco, alla Croce Rossa, ai dipendenti comunali pronti a dedicare attenzione, professionalità e ore di lavoro ad un momento che ha saputo raccogliere l’intera comunità ed essere festa per Dronero. Grazie agli sponsor privati – le banche Banca di Caraglio e Cassa di Risparmio di Savigliano – che hanno voluto accompagnare il ritorno alla festa di piazza. Infine, grazie alle Associazioni Culturali, alla Banda Città di Dronero, agli Istituti e ai Musei di Dronero e di Valle, ai singoli capaci di fare rete e offrire uno spaccato della Valle Maira inedito e da scoprire.

cs