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Cinghiali: autorizzati nel cuneese gli abbattimenti per contrastare l’epidemia di peste suina africana

In provincia il problema potrebbe riguardare solo due Comuni (Perletto e Pezzolo Valle Uzzone)

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Via libera al provvedimento regionale che prevede l’abbattimento dei cinghiali fino al 30 giugno per contrastare l’epidemia di peste suina africana (Psa) che sta colpendo alcune parti del territorio piemontese, a i confini con la Liguria. La maggior parte dei casi è stata riscontrata nell’Alessandrino da fine dicembre ad oggi, tutti all’interno della cosiddetta “zona infetta” che coinvolge anche 36 Comuni liguri. La Regione ha ampliato l’area di controllo dell’infezione ai Comuni compresi nel raggio di dieci chilometri dalla zona infetta, compresi i Comuni della provincia di Cuneo, Perletto e Pezzolo Valle Uzzone.

Con una votazione all’unanimità il Consiglio provinciale dei giorni scorsi ha quindi approvato il provvedimento regionale che attiva concretamente le misure di contenimento per garantire la biosicurezza dei capi di allevamento delle aziende suinicole a cui la malattia si può trasmettere. Il provvedimento va ad integrare il Piano provinciale 2019-2023 per il controllo del cinghiale, sulla base della delibera regionale del 4 marzo 2022. Coinvolge agenti di vigilanza, proprietari o conduttori dei fondi, guardie venatorie e cacciatori, che potranno intervenire anche in ore notturne.

Il documento regionale precisa che “nel caso in cui gli interventi di urgenza non siano attivati entro 4 ore dalla segnalazione o non comportino la eliminazione del danneggiamento alle colture, i proprietari o conduttori dei fondi interessati, o appositamente incaricati all’abbattimento (tutor), previa comunicazione, contenente tempi e luoghi dell’intervento, nonché le motivazioni d’urgenza, trasmessa per via breve nei modi stabiliti dal servizio competente della Provincia e della Città Metropolitana, possono svolgere direttamente, o tramite personale autorizzato, operazioni di contenimento mediante abbattimento. In caso di esito positivo comunicano tempestivamente alla Provincia o alla Città Metropolitana di Torino le caratteristiche dei capi abbattuti (giovane/adulto, maschio/femmina)”.

c.s.