La passione è un motore inesauribile. E Silvio Busca, la coltiva giorno dopo giorno sin dal 1993 anno in cui decise di avviare Poderi Roset a Verduno. La sua è una storia di dedizione e di massimo rispetto per un territorio che ama e che merita il palcoscenico internazionale che nel tempo si è conquistato.

Silvio, com’è nata l’idea di Poderi Roset?

«Approdo a Verduno, dove conosco la mia attuale moglie, dopo la scuola di enologia e dopo alcune esperienze di consulenza presso altre aziende. Poi, nel 1993, grazie proprio alla famiglia di mia moglie che all’epoca si occupava della sola coltivazione delle uve, ho deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo e dar vita ad un progetto emozionante. È nata così Poderi Roset, azienda agricola dal nome derivante dal territorio in cui si trova che ancora oggi è l’espressione di un incondizionato amore per le viti ed il vino. Gli studi, la tecnica, la dedizione e tanto impegno mi hanno permesso di esprimermi creando questa piccola cantina che con il tempo è cresciuta».

Un’evoluzione attenta che continua ancor oggi…

«Certo. Una paziente ricerca che ci permette oggi di offrire una qualità di vini veramente notevole. Una produzione, e lo sottolineo con orgoglio, che mantiene tutta la poesia artigianale di una realtà a conduzione famigliare».

Il vostro “valore aggiunto” è legato anche ad una maniacale attenzione alla vigna e ai suoi ritmi…

«Esatto. Nel 2000 abbiamo optato per una scelta coraggiosa: eliminare ogni additivo chimico e trattamento se non strettamente necessario. E poi abbiamo scelto di rispettare i tempi della natura, prediligendo il diserbo meccanico a quello chimico. Così facendo è cresciuto il lavoro manuale, ma questa sensibilità permette al terreno e conseguentemente all’uva di intensificare le sue qualità, che nel vino diventano profumi intensi e riconoscibili con tratti distintivi».

Com’è articolata la vostra produzione?

«Spaziamo dal Verduno Pelaverga, prodotto in purezza, al Barolo Monvigliero, senza dimenticare il Roero Arneis coltivato proprio nell’area a sinistra del Tanaro. Vini riconosciuti sui mercati statunitensi, nei paesi scandinavi e in Europa in genere che ci hanno permesso di esportare e accontentare una clientela legata al mondo della ristorazione o della media distribuzione. Adesso guardiamo con interesse anche al mercato italiano, agli enoturisti che attendiamo, previa prenotazione, nella nostra sala degustazione. Insieme scopriremo i profumi di questa terra che non smette di regalare vini sempre emozionanti!».