Bilanci imprese 2020: in Granda bene risorse naturali, istruzione e sanità privata

Male industria estrattiva e manifatturiera: i dati emergono dal Business Scan di SevenData, martech company data driven, che ha analizzato i bilanci 2020 delle imprese italiane

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Foto su gentile concessione di http://www.cr.piemonte.it

In Piemonte i ricavi calano del 5,5% l’ebitda scende di  8,2 punti percentuali malgrado il calo del costo del lavoro (-4,3%) cresce invece la liquidita’ (+28%).

Sono solo alcuni dei dati che emergono dall’analisi dei bilanci depositati presso le CCIAA italiane condotta da SevenData, martech company data-driven basata a Milano e fondata da Fabrizio Vigo, attuale CEO.

Business Scan: metodologia
È possibile leggere questi dati grazie all’analisi “Business Scan” di SevenData:
lo studio sull’andamento economico, finanziario e di rischio di insolvibilità delle imprese italiane.

L’aggregazione e la rielaborazione dei dati delle camere di commercio permette di analizzare l’andamento delle imprese per settori, filiere, territori, dimensioni, rischio e numerose altre variabili come il Grade di Bilancio che rappresenta l’indicatore sintetico di solvibilità finanziaria (rischio crescente da 0 a 100).

Il grado di rischio viene anche espresso tramite un indicatore a “SEMAFORO” che, con segnale  verde corrisponde alla insolvibilità minima (rischio minimo, da 0 a 30), quando è giallo alla insolvibilità media (da 31 a 70), mentre se è rosso indica quella massima (cioè rischio massimo, da 71 a 100).

Ne derivano 420 principali cluster analitici e rappresentativi dei fenomeni rilevanti anche per la costruzione del Rating proprietario SevenData che descrive il rischio di default delle imprese a 12 mesi.

Andamento regionale e confronto vs Nazione
Analizzando i bilanci 2020 depositati dalle società di capitale, nel 2020 in Piemonte i ricavi calano del 5,5%, allineati con l’andamento nazionale (-5,3%).
Migliori rispetto alla media nazionale (-15,9%) le performance dell’Ebitda che calano dell’8,2%.

Scende anche il costo del lavoro (-4,3%) mentre la liquidità delle imprese fa rilevare un’impennata del 28,1% così come la patrimonializzazione che sale del 18,9%.
Complessivamente la media del Grade di bilancio delle imprese piemontesi è pari a 29 punti su 100 (semaforo Verde) rispetto alla media nazionale che si attesta a 31 (semaforo giallo).
Il Piemonte occupa la sesta posizione in Italia nel ranking per Grade di bilancio.
A livello nazionale il Trentino AA è la regione a rischiosità inferiore (26), mentre l’Umbria, a quota 34, è la regione con Grade di rischiosità medio più elevato.
Osservando la variabile “settori a livello regionale” i 3 top performer in merito alla variabile rischiosità sono ICT (20), Attività tecnico-professionali (23) e Tecnologia (24).

Andamento ricavi per provincia

Le dinamiche di crescita e calo sono fortemente polarizzate a livello territoriale e settoriale.
Si osserva che nel 2020 la provincia che più ha sofferto dal punto di vista dei ricavi è quella di Verbano-Cusio-Ossola (-16,2%).

La provincia più performante è invece Alessandria che registra un tasso di crescita dei ricavi positivo (+1,3%). Anche Vercelli, rispetto alle restanti province, presenta una crescita, seppur lieve, dei ricavi complessivi (+0,3%).

“La lettura dei bilanci 2020 ad oggi depositati dalle imprese piemontesi, – ha dichiarato Fabrizio Vigo, co-founder e CEO di SevenData – ci restituisce uno spaccato per alcuni versi prevedibile e per altri inaspettato delle dinamiche economiche e finanziarie dell’economia. Molto interessante è osservare come le aziende nel 2020 su scala regionale abbiano aumentato patrimonializzazione, liquidità ed anche la dimensione della loro Posizione Finanziaria Netta. Questi dati, tuttavia, evidenziano come l’aumento della liquidità sia dovuto all’aumentato accesso al credito bancario favorito dai provvedimenti del Governo, che ha permesso alle aziende di costituire riserve di liquidità finanziate dal credito bancario. Da notare poi anche come l’aumento della liquidità media e del patrimonio netto nel 2020 sia diffuso in tutti i settori economici analizzati ed in tutte le aree del Paese”.

Focus settori/province Piemonte

In ogni provincia, i settori più impattati dal periodo storico 2020 sono sempre Ho.re.ca e Servizi ricreativi che, a livello regionale, subiscono un calo rispettivamente del 39% e del 29%. Entrando nel dettaglio delle principali dinamiche economiche per settore su base provinciale, si osservano trend che riflettono la composizione del tessuto economico locale.

In provincia di Alessandria, area piemontese a maggior performance in termini di ricavi, i settori più performanti riguardano le Risorse naturali (agricoltura e allevamento) che segnano mediamente una crescita del 23%, Logistica e trasporti (+17%) e Commercio prodotti di base (food&bev) (+16%).  I meno performanti, oltre all’Ho.re.ca (-40%), riguardano le attività immobiliari.

Asti evidenzia l’ICT come comparto in testa per ricavi (+37%), Pubblica Utilità (+11,3%).
In testa per andamento negativo sempre Horeca, Immobiliare e servizi ricreativi.

A Biella risultano particolarmente positivi i ricavi del Commercio al dettaglio di prodotti di base (food & bev) che crescono mediamente del 35%.

Per quanto riguarda i settori con segno maggiormente negativo, sempre escludendo il settore Ho.re.ca., l’industria manifatturiera registra un calo dei ricavi del 34%.

In provincia di Cuneo i ricavi più in crescita riguardano le Risorse Naturali (agricoltura e allevamento) che registrano un aumento dei ricavi del 13% e i settori dell’istruzione e sanità privata che attestano una crescita di ca.il 7%. In sofferenza industria estrattiva e industria manifatturiera con un calo di ca. 13%.

A Novara il settore delle costruzioni segna un calo dei ricavi del 12%, mentre il settore manifatturiero attesta una crescita del 13%.

Nel capoluogo Torino, si segnala un trend particolarmente positivo del settore ICT che attesta una crescita del 19%, bene anche il commercio Food & Bev con una crescita del 17% allineata alla crescita delle Risorse Naturali.
Con segno negativo invece l’industria pesante (-15,2%) e il commercio Automotive (-10%).

La provincia Verbano-Cusio-Ossola presenta ricavi crescenti per i settori dell’istruzione e della sanità privata, in sofferenza invece commercio all’ingrosso e al dettaglio di beni non primari (-23%).

Per quanto riguarda Vercelli, infine, il settore del commercio all’ingrosso e delle tecnologie ICT crescono mediamente dell’11%, andamento negativo invece per il commercio al dettaglio e commercio automotive (-14%).

Una vista a livello regionale, per dimensioni aziendali, evidenzia invece un calo dei ricavi maggiore per le imprese di piccola dimensione: le imprese con un numero di dipendenti inferiore a 7 registrano un calo dei ricavi pari a 8,7% rispetto alle imprese con oltre 15 dipendenti che mediamente restringono i ricavi del 5,2%.