Saluzzo, il 25 febbraio si inaugura la mostra fotografica “Istantanee. Storie di terre e comunità del Monviso”

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Venerdì 25 febbraio presso l’ex caserma Mario Musso alle ore 17.30 verrà inaugurata la mostra fotografica “Istantanee. Storie di terre e comunità del Monviso” del fotografo parmense Lucio Rossi. La mostra sarà visitabile dal 25 febbraio al 18 marzo.

A due anni di distanza dall’inizio del progetto, arriva finalmente nelle Terre del Monviso la Mostra fotografica che racconta volti, paesaggi, luoghi, storie e persone attraverso 120 scatti (oltre 800 quelli che saranno visibili in un video dedicato) di Lucio Rossi.

Il fotografo parmense Lucio Rossi ha raccontato le Terre del Monviso attraverso migliaia di scatti, percorrendo le vallate e la pianura per un intero anno. Accompagnato ora dagli Animatori del territorio, ora da amici incontrati lungo il percorso, sempre affiancato dalla macchina pronta a scattare per rubare volti o attimi irripetibili, ha incontrato festival e musica, balarin, piatti e gusto, mandrie e pastori, soprattutto, ha incontrato il territorio e chi lo vive per poterne catturare l’identità e l’unicità.

Alcuni di questi scatti comporranno la mostra Istantanee. Storie di terre e comunità del Monviso che apre le porte per narrare un territorio attraverso i volti, le emergenze architettoniche e paesaggistiche, le strade e i passi alpini. Che cos’hanno in comune Saluzzo e le Terre del Monviso e Parma? Personalità di spicco come Giambattista Bodoni, ideatore del carattere tipografico che porta il suo nome, la cantante lirica Magda Olivero e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Un fiume come il Po, che qui nasce e lì definisce un territorio.

E, udite udite, le acciughe! Istantanee. Storie di terre e comunità del Monviso è un itinerario avvincente, un patrimonio prezioso, un catalogo di storie in grado di mostrare al mondo le terre che, tra Saluzzo e la Francia, da Bagnolo sino ad Argentera, si affacciano sul Monviso. O meglio, come gli occhi di un reporter le abbiano viste, in oltre un anno di lavoro sul campo. E allora perché tenerle nascoste? Ora, con la curatele di Paolo Verri e Lucio Rossi, arriva il momento di sorprendere il pubblico e lasciare che le Terres Monviso si possano rispecchiare nelle persone che le abitano e nei luoghi che le raccontano.