Cuneo, Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte a Scrittorincittà per parlare di legalità e giustizia

Al cinema Monviso si è tenuto uno degli eventi di punta della Rassegna letteraria cuneese, la presentazione del libro “La giustizia conviene. Il valore delle regole raccontato ai ragazzi di ogni età” (Piemme ed.). Due magistrati noti al grande pubblico per il loro impegno contro mafia e terrorismo, intervistati da Paolo Giaccone, hanno parlato del valore della giustizia

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Un pubblico attento e numeroso, due grandi nomi della magistratura italiana e un tema fondamentale per rendere migliore la qualità della vita di ogni comunità umana, la giustizia. Questi gli ingredienti di una serata dedicata ad uno dei tre poteri dello Stato, quello giudiziario. A spiegarlo, Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte, due giudici noti al grande pubblico per il loro impegno contro le mafie e il terrorismo, in occasione della presentazione al Cinema Monviso di Cuneo del loro ultimo libro “La giustizia conviene. Il valore delle regole raccontato ai ragazzi di ogni età̀” (Piemme editore), lo scorso venerdì 19 novembre. A moderare la serata del circuito letterario di Scrittorincittà 2021, lo scrittore e giornalista cuneese Paolo Giaccone.

L’alternativa alla legalità è il caos, la giungla, gli interessi particolari che superano gli interessi collettivi. Senza regole non c’è partita”. Con queste parole Giancarlo Caselli, una delle voci più chiare, dirette, autorevoli e coraggiose che la vera “antimafia” annovera tra le sue file, ha iniziato descrivendo subito cosa succederebbe se la legalità venisse meno in Italia. Caselli e Lo Forte hanno infatti affrontato con chiarezza e passione, a partire dalla loro esperienza professionale, il tema dell’importanza della legalità come strumento fondamentale di crescita e felicità per ogni comunità. Perché́ osservare le regole, perché́ rispettare la legge? Sembrano domande scontate, e per molti cittadini lo sono, ma sono questioni importanti per reggere la società̀ sulla concordia. Il libro, infatti, è un testo positivo e ottimista sul futuro, come ha sottolineato Giaccone, “parla ai ragazzi di ogni età, un invito a riscoprire che accanto ai sogni c’è anche la speranza e la convinzione, o fede, nella possibilità di cambiare”.

GLI AUTORI.

Gian Carlo Caselli, nato ad Alessandria nel 1939, è stato giudice istruttore del Tribunale di Torino dai primi anni Settanta, via via sempre più impegnato in indagini sul terrorismo, in particolare sulle Brigate rosse. Dal 1986 al 1990 è stato membro del Consiglio superiore della magistratura. Dal 1993 al 1999 ha diretto la procura di Palermo, dalla cattura di Totò Riina e di numerosi altri boss ai grandi processi su mafia e politica. Infine a Torino come procuratore generale e procuratore capo fino al 2013. Dal 2014 è presidente dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare di Coldiretti. Ha presieduto la Commissione ministeriale per la riforma dei reati in materia agroalimentare nell’aprile 2015. Dal 2017 è presidente onorario dell’Associazione “Libera”. È autore di un’autobiografia dal titolo Nient’altro che la verità (Piemme, 2015).

Guido Lo Forte

, nato a Palermo nel 1948, è entrato in magistratura nel 1974. È stato pubblico ministero nella sua città per oltre trent’anni, prima come sostituto e poi come procuratore aggiunto, e poi a Messina, come procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale. Il suo nome è legato alle inchieste sui rapporti tra mafia, politica ed economia e al sequestro dei patrimoni di boss mafiosi di primo piano. Con la Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha curato, tra l’altro, i processi Andreotti, Dell’Utri e Carnevale nella fase delle indagini e del dibattimento di primo grado.