Un’esperienza interattiva a 360 gradi grazie all’hub digitale attivo nel Castello di Roddi

il centro multimediale allestito nel paese langarolo consentirà di immergersi (dal vivo e in remoto) nella cultura culinaria piemontese

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Grande novità dello scorso anno, il Truf­fle Hub di Roddi si conferma protagonista pure nella 91a edizione del­la Fiera Internazionale del Tar­tufo Bianco d’Alba. Grazie al­l’importante investimento della Regione Pie­monte, l’antico castello è tornato a vivere, proiettato verso il futuro (at­tra­verso anche la collaborazione con Microsoft Italia) nella veste di hub digitale territoriale: le stanze della pertinenza del castello, impreziosite dagli oggetti d’arredo del brand italiano di design Gu­fram, con le tavole allestite con tovagliato Frette, azienda leader nella biancheria per la casa di lusso, e l’attrezzatura di cucina e la “mise en place” a cura del gruppo Sambonet Rosenthal Paderno, sono pron­­te ad accogliere le eccellenze della cucina internazionale, accompagnate dal tartufo bianco d’Alba, in una serie di appuntamenti di altissimo pro­­filo in cui spettacolo, cultura e grandi esperienze sensoriali si fondono tra loro, dando vita a un calendario tutto da scoprire. Qui, l’Ente Fiera propone per i visitatori esperienze di assoluta qualità e fascino, in un luogo ricco di storia. La pertinenza del Castello di Roddi diventa così sede virtuale, attraverso cui il territorio e l’intero Piemonte dialogano con il mondo, offrendo un’e­sperienza di contaminazione tra storia, cultura, arte, enogastronomia, per una ve­trina digitale delle eccellenze piemontesi. In una formula che al­ternerà appuntamenti “on site”, presso il Truffle Hub di Roddi, e itineranti sul territorio piemontese, si rinsalda la collaborazione tra Ente Fiera e VisitPiemonte della Re­gione Piemonte.

A partire da lunedì 25 ottobre, con cadenza settimanale, la pertinenza del ca­stello sarà teatro di attività di valorizzazione dei prodotti e delle ricette delle singole province piemontesi, sempre in abbinamento con il tartufo bianco d’Alba: sei cene tematiche coinvolgeranno chef stel­lati del panorama regionale chiamati a interpretare i principali prodotti agroalimentari della tradizione, forniti dalle Atl piemontesi, per promuovere a livello nazionale e internazionale la cultura ga­stronomica del territorio. Le province piemontesi saranno inoltre protagoniste ogni martedì sera, a partire dal 26 ottobre, con una serie di cene presso i ristoranti stellati e degustazioni in collaborazione con le Enoteche Regionali, in cui avverrà l’incontro del tar­tufo bianco d’Alba con i prodotti e gli chef delle realtà locali.
Le pertinenze del Castel­lo di Roddi ospiteranno inoltre, in presenza, la Scuola di Cucina che, attraverso corsi teorico-pratici, insegnerà alcune tra le più rappresentative ricette della tradizione di Langhe, Monferrato e Roero e i piatti iconici di importanti chef nazionali. Dalle 10 alle 12,30, otto lunedì in compagnia di altrettanti chef che sveleranno i propri segreti ai partecipanti, si­stemati nelle sette postazioni (individuali o doppie) della scuola, complete di tutte le do­tazioni necessarie per lo svolgimento teorico e pratico della lezione. L’esperienza si concluderà con la degustazione del piatto, su cui verrà lamellato il pregiatissimo “tuber magnatum Pico” in abbinamento a un calice di vino. A ogni partecipante verrà omaggiato il grem­biule da cucina Frette con il logo della Fiera Interna­zionale del Tartufo Bianco d’Alba, la ricetta realizzata con lo chef, il manuale “Tutto sul tartufo bianco d’Alba”. Il corso è a numero chiuso e prevede una presenza massima di 14 persone, nel rispetto del di­stanz­iamento previsto dalla normativa anti Covid.
Questo il calendario, con gli chef che saliranno in cattedra per gli otto appuntamenti du­rante la Fiera: dopo l’evento dell’11 ottobre che ha avuto come protagonista Ales­san­dro Boglione, si proseguirà il 18 ottobre con Pasquale Lae­ra, il 25 con Luca Zecchin, il 1o novembre con Flavio Costa, l’8 con Francesco Marchese, il 15 con Andrea Larossa, il 22 con Eugenio Boer e il 29 con Fulvio Siccardi.