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L’opinione di Paolo Glisenti

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IL FATTO
Expo 2020 a dubai: può rappresentare un’occasione fondamentale anche per le aziende piemontesi?

Si chiama Expo 2020 perché doveva andare in scena un anno fa e, come è accaduto per l’Europeo di calcio (colorato d’azzurro), nel nome si porta dietro i segni del Covid. Quindi è anche una vetrina sulla rinascita. Si svolge a Dubai in questo periodo ed è il più grande evento globale dopo la pandemia. Primo evento di questo genere ospitato da un paese arabo, si ispira alla rete che in tutto mondo deve svilupparsi per creare un futuro condiviso. Il suo titolo è: “Connecting minds, creating the future”.
L’Italia è presente con il suo Padiglione all’insegna della “bellezza che unisce le persone”. Paolo Glisenti è il commissario generale dell’Italia a Expo 2020 Dubai e spiega perché questo motto si applica perfettamente al nostro Paese: «Perché parliamo di una bellezza generata dalla connessione tra le tante diversità e le competenze della nostra terra. Identifica il nostro stile di vita nella memoria e nella contemporaneità. Già nel 1954 l’economista John Kenneth Galbraith diceva che il futuro di crescita in Italia sarebbe stato legato alla sua bellezza».
L’Expo può essere la migliore occasione per confermare sul mercato mediorientale (tra i maggiori al mondo per disponibilità finanziaria) la qualità delle filiere d’impresa italiane. Anche per quelle piemontesi che stanno guardando all’estero con crescente capacità. «Dopo la pandemia i fattori determinanti sono: qualità, affidabilità e sicurezza», dice Glisenti. Che aggiunge un dato: «Nel 2022 il valore delle merci che arriveranno nel Mediterraneo via cargo dai paesi arabi e dai mercati asiatici supererà per la prima volta il valore delle merci trasportate sulle rotte dell’Atlan­tico e del Pacifico. Il baricentro dell’economia mondiale si sta spostando in quella parte del mondo».
La riproduzione digitale del David di Michelangelo domina il padiglione ed emoziona. «Ogni volta che guardo il suo viso», spiega il commissario generale, «ogni volta che fisso i suoi occhi nei quali Michelan­gelo incise due piccoli cuori, mi rendo conto che dopo la pandemia questo sia uno dei più grandi simboli della vittoria del bene sul male».
Questa è la settimana del clima e della biodiversità. Il Padiglione Italia ha ospitato non a caso il forum “From Milan to Glasgow, energy transition for climate action” per ribadire il contributo italiano a un corretto stile di vita che ha ripercussioni fondamentali sull’ambiente nel momento in cui l’emergenza climatica è diventata l’argomento di maggiore attualità. Anche in questo caso, la bellezza dell’Italia può rappresentare una guida globale.

BaNNER
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