Telemedicina applicata all’assistenza domiciliare: Rotary Club Bra come capofila, insieme ai R.C. di Alba e di Canale e Roero

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Il Rotary Club Bra come capofila, insieme ai R.C. di Alba e di Canale e Roero, hanno dato vita ad un importante progetto nell’area sanitaria dal titolo “TELEMEDICINA APPLICATA ALL’ASSISTENZA DOMICILIARE”- ASSISTENZA DOMICILIARE AL PAZIENTE MALATO CRONICO NEFROLOGICO PERITONEALE.

La cura dei pazienti affetti principalmente da malattie nefrologiche, ad esempio pazienti in dialisi peritoneale, nell’attuale fase storica contraddistinta dalla pandemia del Covid 19, che ha ostacolato la possibilità di spostamento e di ospedalizzazione di molte patologie extra-Covid, necessita di attivare un diverso modello assistenziale, favorendo la presa in carico dei pazienti a domicilio: questo intervento potrà essere più efficace utilizzando la TELEMEDICINA.

Senza nulla negare all’importanza di prime visite e cure mediche in presenza, la necessità di cure vitali quotidiane come la dialisi peritoneale, se svolte a domicilio, possono migliorare infinitamente sia la salute sia la qualità di vita del dializzato. Esiste già questa possibilità, grazie all’utilizzo di TOTEM, telecamere mobili che necessitano però di personale sanitario specializzato, con cui poter dializzare i pazienti a domicilio. Ben diverso sarebbe poter utilizzare altri device più semplici, ad esempio un tablet, che permetta al paziente di collegarsi direttamente col proprio medico curante, e viceversa, Uno dei principali problemi di questo sistema risiede però nella comunicazione via internet di dati altamente sensibili: a tal proposito il Dott. Giusto Viglino (Direttore del Dipartimento Area Medica dell’ASL CN 2, e primario di Nefrologia presso l’ospedale Ferrero di Verduno) sta collaborando con l’Università di Torino, con i Sig Giuseppe Pacotto (fondatore e CEO della società TESISQUARE di Roreto) e Massimo Crivello (socio e responsabile dell’area di telemedicina), per l’attuazione di “tablet blindati”, da utilizzare solo per la telemedicina, con sicurezza estrema sui dati sensibili trasmessi.

I Rotary Club di Bra, Alba e Canale e Roero provvederanno a tale risultato con la donazione di alcuni di questi speciali “tablet blindati”, insieme ad apparecchi Router WIFI, oltre alla disponibilità professionale di alcuni dei propri soci sia in fase progettuale che di realizzazione.

Il Dott. Riccardo Vanni (primario di gastroenterologia presso l’ospedale Ferrero di Verduno), come socio e consigliere del Rotary Club Bra, confrontandosi col Dott. Giusto Viglino e con i numerosi soci medici, odontoiatri, farmacisti e biologi del Rotary, ha preferito rivolgere le nostre risorse verso questo progetto che ha già una base storica, sempre con la possibilità di poter estendere tale utilizzo dei tablet blindati sia nell’ambito della cardiologia che della gastroenterologia (prospettive davvero entusiasmanti). Il Sig. Giuseppe Pacotto, ha aderito al progetto circa la configurazione dei tablet, ed i “kit” completi verranno donati al Reparto di Nefrologia dell’Ospedale M.P.Ferrero di Verduno, grazie anche al confronto diretto avuto col Dott. Massimo Veglio, Direttore Generale dell’ASL CN2.

Infine il progetto ipotizza l’organizzazione di tavole rotonde, ed eventuale convegno aperto ai medici di famiglia dell’ASL CN 2, in modo da sensibilizzare sia i medici sia la popolazione alle nuove prospettive che la Telemedicina ci propone, unendo ancora il nome del ROTARY CLUB allo sviluppo futuro della Medicina.

Si devono ringraziare, oltre ai presidenti dei Rotary Club impegnati (Daniela Franco-RC BRA; Paola Ferrero-RC Alba; Enrico Conterno RC Canale e Roero), il Dott.Riccardo Vanni, principale autore del progetto, l’assistente del governatore Federico Dellarossa, tutti i soci che hanno alacremente lavorato all’ideazione ed al progetto (Alberto Bielli in particolare!), progetto per il quale è stata chiesta la sovvenzione al Distretto Rotary 2032 ed alla Rotary Foundation.

cs