A Verduno si racconta il legame fra ospedale e territorio con una galleria fotografica

Allestita dal nome "L'ospedale del territorio, il territorio dell'ospedale"

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Si entra nel nuovo ospedale e si rimane colpiti dall’architettura degli spazi interni così moderna e innovativa che risponde alle necessità funzionali ed al bisogno di flessibilità caratteristici di un edificio ospedaliero del terzo millennio, ma anche alla volontà di offrire agli utenti degli ambulatori, e al personale, dei luoghi rassicuranti, luminosi e sereni. Elementi come la presenza di luce naturale nel cuore della costruzione e come il calore dei materiali concorrono al raggiungimento di tale obiettivo.

L’organizzazione, l’arredo e l’atmosfera delle camere sono state particolarmente studiate per permettere un elevato standard di confort; ma ciò che colpisce maggiormente i degenti è la superficie delle finestre che permettono ai malati sdraiati nei letti di ammirare il paesaggio esterno e godere dei benefici che la vista della natura da sola permette.

Nel bene o nel male, ciò che realmente caratterizza l’ospedale Michele e Pietro Ferrero è il territorio che lo circonda, uno dei più bei paesaggi del nostro paese, valorizzato dal recente riconoscimento dell’Unesco. La Fondazione ha sempre creduto nel potere terapeutico della Bellezza e di quanto la Bellezza crei a sua volta Bellezza. Ne sono la prova i tanti progetti di umanizzazione realizzati nella struttura.

Con i suoi progetti, in questi ultimi 13 anni, la Fondazione ha aggiunto bellezza ad una struttura che di per sé è riconosciuta dal punto di vista della qualità architettonica. L’ospedale Michele e Pietro Ferrero, sorto su una collina nella buffer zone del territorio Unesco, accoglie i suoi pazienti permettendo loro di godere del paesaggio fuori e, da alcune settimane, anche dentro di esso.

Infatti, nel boulevard interno che congiunge le due estremità da nord a sud e, quindi, dall’entrata Santa Vittoria all’entrata Verduno ai piedi dell’omonimo paese, per accogliere la popolazione e dar rappresentatività ai comuni che hanno creduto nell’idea dell’ospedale unico, la Fondazione ha allestito una galleria fotografica intitolata “L’OSPEDALE DEL TERRITORIO, IL TERRITORIO DELL’OSPEDALE” chiedendo a ciascun Sindaco di scegliere e inviare un’immagine peculiare del proprio capoluogo. Un modo per sottolineare il legame tra ospedale e territorio. Il “Ferrero” come identità del territorio di Alba-Bra-Langhe-Roero, un ospedale di eccellenza per un territorio di eccellenza.

La galleria si sviluppa in 75 fotografie a colori, che raccontano la storia del territorio e permettono di sentirsi a casa, riportando alla memoria ricordi e aneddoti. Per accorgersene è sufficiente avvinarsi e sentire i commenti delle persone che transitano e si fermano per apprezzare l’allestimento.

“L’Ospedale rappresenta un territorio di una generosità e di una bellezza unica – ha commentato Nadia Gomba, architetto e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus – Abbiamo pensato che creare una vetrina del nostro territorio, nella zona di maggior passaggio del nosocomio, fosse un tributo a tutti i cittadini che negli anni hanno sostenuto la nostra buona causa e contribuito a rendere fondamentare ogni nostro apporto all’ospedale. Ringraziamo i Sindaci per aver contribuito alla realizzazione della mostra fotografica e invitiamo tutti i cittadini ad alzare gli occhi sulle pareti e percorrere il boulevard alla scoperta delle parti più caratterizzanti dei nostri 75 comuni”.

c.s.