Possiamo dire che, nonostante il persistere della pandemia causata dal coronavirus “Covid 19”, con l’osservanza di tutte le disposizioni vigenti e applicando le prescritte misure di sicurezza, è stata celebrata anche quest’anno la 54esima edizione della “Rievocazione storica della Bahio di San Lorenzo”, le cui origini risalgono a diversi secoli indietro, in alcuni testi si parla del 1500, interrotta più volte per cause diverse e ripresa nel 1967.
Il tutto ha avuto inizio venerdì 6 agosto con il ritrovo, sotto il tendone del Centro festeggiamenti, del “gruppo giovani” del Preit che, sempre rispettando le disposizioni, ha consumato una sobria cena, scambiandosi idee e opinioni sull’anno passato e progetti per quello a venire.
Al termine buona parte della comunità si è intrattenuta per consumare, sempre sotto il tendone del Centro festeggiamenti e nel rispetto delle norme, il classico pranzo a base di fritto misto alla piemontese, molto gradito anche da amici genovesi presenti.
Nel pomeriggio tutta la comunità ha partecipato, alla ricerca dell’Abbà Nuovo nelle case e nelle vie della Borgata e, quando, già delusi, si è giunti davanti alla Chiesa per consegnare eventualmente il “Cappello”, con sorpresa si è incontrata la signora CASTELLANA Giovanna ved. Pasero della Borgata Soleglio Bue, che ha accettato, con piacere, di indossare il cappello dell’Abbà Nuovo, avvenuto tra gli applausi del pubblico sotto il tendone dei festeggiamenti.
Il 16 agosto è stato un giorno bellissimo, tutto dedicato alla montagna. La Borgata ha accolto un gran numero di Alpini provenienti da tutta la provincia, alcuni anche dalla Garfagnana (Toscana), e turisti che sono saliti ai piedi della “Rocca la Meja” per commemorare, con la S Messa, la tragedia della valanga che, il 31 gennaio del 1937, travolse 23 giovani alpini. Commovente è stata la “Preghiera dell’Alpino” recitata con intensa passione dal Comm. Lazzari Valter, Capitano degli Alpini, V. Presidente A.N.A. di Genova. Arrivederci alla Bahio 2022.
c.s.