Potenziato il sistema ITS del Piemonte: nuovi corsi, più flessibilità e complementarietà delle filiere

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Più risorse per la programmazione dell’offerta formativa dei corsi Its: è questa la novità annunciata dall’Assessore Elena Chiorino, al termine della seduta odierna della Giunta regionale. L’aumento delle risorse è il frutto delle performance ottenute finora dalle Fondazioni Its piemontesi, recentemente premiate anche dalle classifiche Indire che monitorano l’ efficacia dei percorsi formativi e gli studenti occupati entro 12 mesi dal diploma.

Spiega Chiorino che “per i corsi ITS da avviarsi nell’autunno 2021 la Regione Piemonte, proprio grazie ai risultati raggiunti dal nostro sistema e da un nostro maggiore investimento economico, potrà disporre di ulteriori 3 milioni di euro, consentendo al Piemonte una crescita fortemente espansiva sia in termini di numero di corsi che di iscrizioni. Qualora, inoltre, venissero confermate, in tempi brevi, le risorse del PNRR dedicate agli ITS, il sistema regionale è destinato a crescere ulteriormente”. Complessivamente, il prossimo piano biennale conterà su un investimento complessivo di oltre 11 milioni di euro.

Le nuove risorse serviranno dunque per aumentare il numero dei corsi post diploma e a realizzare un’offerta formativa sempre più capillare e anche più flessibile. “Flessibile – aggiunge l’Assessore – perche l’altra novità del documento approvato dalla Regione è la possibilità per le 7 Fondazioni piemontesi di attivare percorsi più completi, che spaziano in diverse aree tecnologiche, ovviamente in connessione con documentate esigenze della filiera produttiva di riferimento” per dare vita ad un sistema sempre più integrato sia tra Fondazione sia con il sistema produttivo”.

Per fare esempi concreti, la filiera agroalimentare o quella del turismo – per le forti trasformazioni dei mestieri e del mercato del lavoro – necessitano sempre più anche di competenze tecnologiche , o viceversa chi si specializza nel campo Ict può avere necessità di competenze legate ad altre filiere come come quella della meccatronica e della mobilità sostenibile. Sono esempi casuali che intendono far passare il concetto della “contaminazione” delle competenze e della “complementarietà” tra le filiere produttive”.

Per il futuro degli Its dunque la Regione punta alla flessibilità dei percorsi, alla diversificazione dell’offerta formativa e alla valorizzazione della complementarietà tra le filiere produttive dei territori interessati. “Senza dimenticare – conclude Chiorino – le tematiche 4.0, green e circular economy, sviluppo sostenibile in un’ottica di integrazione con le politiche per l’innovazione e la ricerca con l’obiettivo di migliorare sempre di più il matching tra domanda e offerta di tecnici specializzati. Non vogliamo più immaginare un solo corso di formazione che non sia condiviso con le imprese del territorio e che non nasca dalla reale esigenza e puntuale quantificazione dei posti di lavoro che servono e per i quali i formati verranno assunti”.