Santa Vittoria d’Alba: per l’Italgelatine un nuovo inizio senza più cattivi odori

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Le premesse ci sono tutte e ora l’azienda Italgelatine spa di Santa Vittoria d’Alba potrà riprendere l’attività senza più cattivi odori. Il nuovo inizio dell’impresa albese prende le mosse dall’autorizzazione rilasciata dalla Giunta regionale che a febbraio ha emesso il provvedimento autorizzativo unico regionale (Paur) comprensivo di valutazioni e prescrizioni ambientali alle quali l’azienda dovrà attenersi per rendere più compatibile l’esercizio dell’attività produttiva con il contesto territoriale.

E’ l’atto finale di un lungo lavoro che ha visto coinvolti sia l’amministrazione e la direzione tecnica dell’azienda, sia gli enti pubblici competenti in materia ambientale ed igienico-sanitaria (Regione, Provincia, Comune, Arpa e Asl).

Il percorso ha inizio nel marzo 2019 quando il depuratore aziendale segnala gravi problemi di funzionamento che determinano la formazione di odori molto intensi, percepiti dagli abitanti, non solo di Santa Vittoria d’Alba, ma di diversi comuni confinanti. Il fenomeno, prolungato e sgradevole, desta preoccupazione nella popolazione tanto da richiamare tempestivi sopralluoghi ed accertamenti approfonditi da parte dei tecnici del Dipartimento provinciale dell’Arpa, che rilevano parametri allo scarico delle acque reflue non conformi.

La Provincia adotta quindi i necessari provvedimenti sanzionatori e vieta alla ditta di inviare all’impianto di depurazione aziendale alcune acque di processo, ritenute critiche e possibile causa anche degli odori molesti. Anche in Comune di Santa Vittoria d’Alba attiva un tavolo di confronto previsto dalle disposizioni regionali per i problemi di emissioni odorigene, a cui partecipano attivamente rappresentanti di tutti gli enti competenti.

L’azienda cerca di intervenire, subito senza troppi successi, poi verso l’autunno dello stesso anno decide, con un impegno dell’amministrazione societaria e della dirigenza, di affrontare radicalmente le questioni, consapevole anche del fatto che – come sottolineato dai Comuni interessati – se vuole operare in quel territorio, di particolare pregio ed importanza internazionale, deve evitare qualsiasi inconveniente ambientale.

Da allora l’azienda ha attivato la fase di verifica d’impatto ambientale presso la Regione Piemonte a cui è seguita quella, ben più impegnativa, della Valutazione d’impatto ambientale (Via) che prevedeva il potenziamento dell’impianto di depurazione, l’installazione di un impianto di essicazione dei fanghi ed un importante intervento di captazione e trattamento delle emissioni gassose provenienti dai reparti di lavorazione. L’impegno finanziario per realizzare tali opere ha superato 1 milione di euro.

A conclusione dell’iter amministrativo, che ha comportato un impegnativo lavoro dei funzionari pubblici coinvolti nell’istruttoria con conferenze di servizi e numerosi incontri di approfondimento tecnico, si è giunti quindi al rilascio del provvedimento autorizzativo unico regionale. Sarà ora compito dell’azienda mettere in atto gli interventi previsti, mentre Provincia e Arpa si occuperanno di monitorare la loro realizzazione così come previsto nel provvedimento regionale.

c.s.