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Presentati i dati sul turismo in Piemonte nel 2020

Più che dimezzati gli arrivi e le presenze, ma in termini di reputazione il territorio è cresciuto rispetto alla media nazionale,

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Nella tarda mattinata di oggi si è svolta presso la Regione Piemonte la conferenza stampa su “Il turismo in Piemonte nel 2020 dati e analisi di un anno complesso”. Alla conferenza hanno partecipato Luisa Piazzo Direttore Generale Visit Piemonte, l’Assessore Vittoria Poggio alla cultura e turismo della Regione Piemonte e Cristina Bergonzo dell’osservatorio turistico della Regione Piemonte.

“In questo periodo di crisi lo hanno risentito tutti, ma maggiormente il comparto del turismo”, dice Luisa Piazzo. “Lo scorso anno è stato un anno particolarmente difficile – conferma l’Assessore alla Cultura e al Turismo Poggio – La percezione che si ha, è che tutto la filiera del turismo ha vissuto in maniera drammatica, ma c’è stato un grande lavoro di squadra tra il pubblico e il privato. Dai dati che sono emersi, il Piemonte è in linea con il trend regionale e l’aspetto sul gradimento del territorio regionale è stato leggermente superiore, questo ci ha dato un grande soddisfazione perché si è trovato consensi da parte dei fruitori e da parte di chi si è avventurato nella nostra regione di persone che venivano da altre regioni”.

Intanto la Regione Piemonte ha nuovamente rinnovato il voucher vacanza per l’estate del 2021, perché ha avuto un grande successo la scorsa estate sia da parte dei turisti che da parte degli operatori ed è stato messo a bilancio per un milione e mezzo di euro. Oltre al voucher si è pensato ad una iniziativa dello smart working in vacanza, nel visitare i vari posti che offre il territorio e poter lavorare a distanza durante la vacanza.

E’ sotto gli occhi di tutti che nel 2020 si sono più che dimezzati gli arrivi e le presenze, anche internazionali (Cina e Nord America), causando grosse difficoltà a tutti gli operatori. C’è però un dato positivo: in termini di reputazione il territorio è cresciuto rispetto alla media nazionale, ad esempio Torino ha una performance di gradimento maggiore di due punti rispetto a Milano ed è un buon risultato visto che il capoluogo piemontese ha spesso sofferto il paragone con la città milanese.

Secondo le stime, nel 2021 sul territorio nazionale i dati saranno sotto il 36% rispetto al 2019 e la ripresa è prevista nel 2022 sul mercato interno, mentre nel 2024 sui mercati internazionali.

I pernottamenti in Piemonte nel 2020 sono suddivisi in: al 65% di italiani e al 35% di stranieri; nei stranieri al primo posto ci sono i tedeschi, mentre i francesi scendo al quarto posto rispetto al 2019. Attraverso le statistiche, tra coloro che hanno soggiornato nelle varie strutture, il 23% ha una fascia d’età compresa tra i 45-54 anni, il 19% tra i 35-44 anni, il 18% tra i 55-64 anni e il 6% sono bambini fino a 12 anni con le rispettive famiglie. Ovviamente, facendo riferimento al 2019, calano gli arrivi nella montagna estiva (-36%), nella montagna invernale (-35,1%), nella colline (-54,8%), nella lacuale (-47,5) e al lago (-15,4% di arrivi e -25% di presenze).

Nell’ATL cuneese nel 2020 c’è stato un -39,5% di arrivi (miglior dato rispetto alle altre ATL della Regione) e un -39,2% di presenze. Per quanto riguarda le recensioni online dei clienti, nel cuneese, il 49,7% vengono fatte dalle coppie, mentre il 24,2% dalle famiglie e vengono utilizzate le piattaforme come Booking, Google, Facebook e Twitter; il giudizio più positivo è rivolto allo staff della struttura mentre quello più negativo è rivolto al bagno, perché c’è una maggiore attenzione all’igiene da parte dei visitatori in questo periodo.