La loro versione di “Sally” ha dato il “la” a “Italian spirit”

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L’ultimo concerto del duo composto da Marco Vezzoso e Alessandro Collina legato all’album “Italian Spirit”, è stato presentato il 23 marzo in diretta “streaming” dal teatro “Giovanni Agnelli” dell’Istituto di Cultura Italiana di Tokyo e poi reso disponibile sul canale Youtube dell’istituto stesso. «Il pubblico in sala era presente», spiega il trombettista di origini albesi. «In Giappone si possono già organizzare concerti in presenza, con la clausola di interrompere lo spettacolo dopo venticinque minuti per permettere l’areazione dei locali». «In questo ultimo progetto, eseguito prevalentemente in duo, con l’eccezione di una voce maschile e una femminile, all’interno di alcuni brani, ripercorriamo storia della musica italiana. Nel concerto trasmesso in “streaming” insieme a noi suona il percussionista Andrea Marchesi che ha dato al live una dinamicità più accentuata e una gamma di colori ritmici più intensi». «Il repertorio prevedeva una rivisitazione in chiave jazz di grandi capolavori della musica italiana», spiega ancora il jazzista «il “fil rouge” che ha guidato la nostra scelta è stata una grande attenzione a pezzi che avessero una melodia forte. Questa idea nasce da un fortunato azzardo legato alla nostra prima tournée. Decidemmo di proporre il brano “Sally” di Vasco Rossi in versione jazz per vedere l’effetto che avrebbe fatto su un pubblico che ignorava la versione originale. Si trattava di una scelta piuttosto coraggiosa visto che le canzoni di origine italiane conosciute in Asia solo quelle del genere “Oh sole mio” mentre Sally ha una vera più intimistica. Il successo però fu immediato perché il pubblico asiatico presta grande attenzione alla melodia e quella di Sally si imprime nella mente. La scelta dei brani per l’album “Italian spirit” segue questo concetto, si va da “Pensiero stupendo” di Patty Pravo” fino a “Sotto il segno dei pesci” di Antonello Venditti, tutti pezzi che emozionano il pubblico di ogni latitudine anche senza l’ancoraggio delle parole.