IDEA AWARDS 2000-2020 – LE NOMINATION: Marco Olmo, la leggenda delle ultramaratone

La prima nomination ufficiale per il miglior sportivo cuneese dell'ultimo ventennio. Campione del mondo a 58 anni con la vittoria all’Ultra Trail du Mont Blanc, l'atleta di Robilante ha scritto pagine indelebili di questa disciplina. E all'età di 72 anni continua a correre

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Ha iniziato a correre all’età di 27 anni per una “sfida personale”. Oggi, a 72 anni, il robilantese Marco Olmo è un ultramaratoneta con un palmares impressionante, in cui spicca la vittoria all’Ultra Trail du Mont Blanc ottenuta a 58 anni. Un esempio di longevità, che nella sua carriera ha percorso più di 250 mila chilometri e che Idea ha inserito tra i candidati al premio “Miglior Atleta del Ventennio 2000-2020 – speciale Idea Awards”.

Nato ad Alba nel 1948, Marco Olmo ha iniziato tardi ad avvicinarsi al podismo. A 27 anni le prime gare di corsa in montagna e di scialpinismo, poi a 40 anni la scoperta delle competizioni estreme nel deserto africano, come la Marathon des Sables, 230 km in autosufficienza alimentare da affrontare nel deserto marocchino, corsa che lo ha visto protagonista di numerosi podi (3° posto nel 1996, 1997 e 1999) e di tanti piazzamenti prestigiosi. Ha vinto per tre anni consecutivi (1998, 1999 e 2000) la Desert Marathon in Libia. In Giordania, alla Desert Cup, ha fatto ancora meglio, trionfando nel 2000, 2001, 2002 e 2003. Ha partecipato alla Maratona dei 10 Comandamenti in Sinai, ha gareggiato in Martinica e nel deserto della California, prendendo parte alla Badwater Ultramarathon, competizione nella quale i corridori affrontano 135 miglia (circa 217 km) con temperature che superano anche i 52 gradi.

A 58 anni, nel 2006, la soddisfazione più grande: Marco Olmo è diventato campione del Mondo trionfando all’Ultra Trail du Mont Blanc, competizione di 167 km che attraversa Francia, Italia e Svizzera. Una gara massacrante, con oltre 21 ore di corsa ininterrotta attorno al massiccio più alto d’Europa, che Olmo ha vinto anche l’anno successivo, nel 2007. Nella sua carriera non manca l’orgoglio di aver vestito la maglia azzurra della Nazionale: nel 2002 alla 24 ore di Gravigny, in Francia (23° posto) e nel 2009 al Campionato del Mondo IAU individuale di Ultratrail, a Serre Chevalier, ancora in terra francese, classificandosi 14° nella generale e vincendo la categoria Veterani.

Negli ultimi anni Marco Olmo non si è fermato, continuando a correre e divertirsi. Ed anche a vincere: nel 2016 si è imposto alla prestigiosa Ultra Bolivia Race, quasi  170 km in 6 tappe nel deserto boliviano, a 4000 metri di altitudine. L’ultimo successo è quello del 2017, quando a 69 anni ha trionfato all’Ultra Race Mozambico, gara di 220 km in 5 tappe con 3600 metri di dislivello.

Un palmares davvero incredibile. Ma la sua è una storia bellissima da raccontare sotto tanti punti di vista, non solo sportivi. E’ la storia di un ex camionista ed operaio che ha scoperto la passione per la corsa tardi, ma non troppo, per fortuna. In tempo per vivere e far vivere emozioni indelebili, mettendosi in gioco in un’età età in cui solitamente la gente si riposa.

Proprio per questo Olmo ha attirato tanto interesse. Negli anni è diventato un personaggio, un esempio ed un modello per tanti. Un mito, che non ha però mai perso i valori sani che lo hanno portato ai grandi risultati: la voglia di soffrire e di andare oltre i propri limiti, la semplicità, l’umiltà. I registi Paolo Casalis e Stefano Scarafia sulla sua vita hanno realizzato un film-documentario dal titolo “Il Corridore – The Runner”, il gruppo musicale genovese Ex-Otago nel 2009 gli ha dedicato una canzone, “Marco Corre”, contenuta nell’album “Mezze stagioni”. E poi i libri: nel 2009 “Correre è un po’ come volare- Conversazioni con Marco Olmo”, del giornalista Franco Faggiani; nel 2012 “Il corridore – Storia di una vita riscaldata dallo sport”, scritto dallo stesso Marco Olmo in collaborazione con Gaia De Pascale. Nel 2016 “Il miglior tempo. Esercizio, alimentazione e stile di vita per essere sani e attivi a tutte le età”, una sorta di guida di longevità realizzato insieme ad Andrea Ligabue. Nel 2018 l’ultimo libro, “Correre nel grande vuoto”.