“I volantini disinformativi sul biodigestore ingannano i cittadini con fake news”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO la lettera del sindaco di Borgo San Dalmazzo Gian Paolo Beretta

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Cari concittadini,

i volantini “disinformativi”, per non dire di peggio, distribuiti dal comitato “No Biodigestore” giovedì scorso al banchetto allestito in occasione del mercato cittadino di Borgo San Dalmazzo, mi obbligano nuovamente a dover intervenire per fare chiarezza e distinguere il falso dal vero, in quanto credo sia scorretto e facile raccogliere firme ingannando le persone con delle “fake news”.

Nello scrivere questa mia seconda lettera aperta, inoltre, non cadrò nel tranello di personalizzarla rivolgendomi ad un singolo interlocutore, in quanto non ho nessuna battaglia individuale da condurre e ciò che ha sempre mosso e diretto le mie azioni è il bene comune della mia città.

Punto primo. Quello del “biodigestore” non è un progetto promosso o portato avanti dal Sindaco di Borgo San Dalmazzo ma fortemente voluto e sostenuto dalla stragrande maggioranza dei Sindaci dei 54 Comuni soci dell’Acsr Spa, che nell’assemblea del 19 dicembre 2019 si sono espressi favorevolmente relativamente all’avviamento dell’iter di verifica per la realizzazione del “biodigestore” con l’86,12% dei voti dei presenti in rappresentanza dell’85% del capitale sociale. Tale posizione favorevole è stata riconfermata nel corso dell’ultima assemblea del luglio 2020. Questo per smentire il fatto che sia il sottoscritto il primo promotore e il paladino difensore del progetto, che si tratti di una posizione non condivisa dal territorio, che sia in aumento il numero dei sindaci contrari al progetto, i quali si possono contare sulle dita di una sola mano.

Punto secondo. Il fatto che si tratti di un progetto ampiamente condiviso (la forte minoranza sono i contrari, non viceversa come si vuole far credere), dovrebbe far riflettere il comitato “No Biodigestore” sulla fondatezza e sulla veridicità delle sue motivazioni (che non sto qui a decostruire un’altra volta, a cominciare dalla leggenda metropolitana secondo cui il biodigestore ha bisogno dei rifiuti provenienti da altre province o regioni). In ogni caso non mi fa arretrare di un passo riguardo al fatto che il sottoscritto è assolutamente convinto che quello del “biodigestore” sia un progetto valido scientificamente e utile socialmente, vantaggioso sia economicamente che ambientalmente, ma soprattutto lungimirante per la nostra città e per i nostri figli.

Concludo affermando orgogliosamente che quella che ho in mente e sto cercando di costruire mettendoci ogni giorno in prima persona la faccia, non è la “città dei rifiuti”, bensì la “città del futuro”. Quello stesso futuro che qualcuno vuole continuare a nascondere alla vista della gente forse perché interessato a impossessarsene in prima persona.

Gian Paolo Beretta

Sindaco di Borgo San Dalmazzo