CAPOLAVORO MARTA! Bassino d’oro nel Parallelo a Cortina 2021!

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E’ stato un percorso incredibile. Un vero CA-PO-LA-VO-RO. Marta Bassino scrive la storia e vince la prima medaglia d’oro azzurra ai Mondiali di Cortina 2021 nel parallello femminile.

Un’impresa incredibile, considerato che Marta aveva centrato l’accesso alla fase finale con l’ultimo tempo, per poi recuperare in ogni prova dopo lo svantaggio all’andata. Un capolavoro che agli affezionati di “Mai dire gol” avrà ricordato la parabola di Steven Bradbury, ma qui non c’è fortuna e solo tanto merito.

Qualche critica per una pista con una evidente disparità: più scorrevole la porta rossa, molto più complessa la porta blu, dove diventava fondamentale non accumulare troppo ritardo in corso d’opera.

Marta al primo turno, lasciata “sola” da Petra Vhlova, uscita di scena alle prime curve, ha centrato il passaggio agli ottavi di finale con brivido, superando le qualificazioni con il 16esimo (ed ultimo) tempo.

Agli ottavi, poi, il “mezzo” miracolo con Meta Hrovat: indietro di 26” all’andata, Marta è riuscita, complice un errore alle prime battute dell’avversaria, a vincere con 81” al ritorno, regalandosi i quarti di finale.

Qui, è stato derby con Federica Brignone. Vittoria netta della milanese all’andata (+50”) e altro capolavoro di Marta al ritorno, con un vantaggio di 12”, che le ha garantito l’approdo in top4.

In semifinale Marta si è trovata di fronte la fortissima Tessa Worley, da cui la borgarina è stata brava ad accumulare “solo” un ritardo di 48” all’andata, partendo dalla difficile porta blu. Nel ritorno il vero capolavoro: Bassino parte male, accorcia e poi lotta fino all’ultimo, trovando la vittoria veramente al fotofinish.

La finale è da tensione estrema. La Liensberger vince nettamente l’andata con +50”, ma Marta ha carattere da vendere e fa l’impresa al ritorno: non sbaglia nulla, chiude in pareggio e si regala un trionfo storico, un oro a pari merito con l’austriaca.

La piuma d’acciaio ce l’ha fatta ed è diventata d’oro. Quel suo “Yes, oh my god!” è da brivido per tutti noi cuneesi, e non solo. GRANDE MARTA!